Uno dei prodotti alimentari che ha fatto registrare una costante ascesa negli ultimi anni in Italia è la birra. Oggi viene consumata anche durante i pasti principali della giornata e resta una delle scelte preferite negli altri momenti, quando ad esempio si trascorre un pomeriggio o una serata con gli amici. Rispetto al più tradizionale vino, infatti, la birra viene preferita anche per la sua ridotta gradazione alcolica. Così, sebbene si tratti di un prodotto più europeo che italiano, il mercato della birra in Italia risulta oggi in continua espansione.
Oltre ai normali birrifici industriali sono poi in continua crescita in Italia anche attività parallele come i birrifici agricoli gestiti dagli agricoltori che producono le stesse materie prime necessarie alla produzione della birra, come i luppoli e i malti.
Tutti questi prodotti contribuiscono a creare birre naturali e di alta qualità. Se per caso quindi il mondo della birra vi interessa non solo come consumatori ,ma anche come produttori e volete da questa ricavare anche una vostra professione, diventando birrai artigianali allora in questa piccola guida troverete tutte le informazioni utili.
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Vediamo quindi quali sono i compiti tipici di un birraio, quali sono le mansioni richieste e cosa bisogna fare per diventare un produttore artigianale.
Come diventare birraio artigianale
Il birraio artigianale è colui che sovrintende a tutTe le fasi di lavorazione e produzione della birra artigianale. Queste sono costituite almeno dalla fermentazione e dalla maturazione della birra, dall’imbottigliamento e dallo stoccaggio del prodotto. È bene ricordare, tuttavia, che un birraio può trovare lavoro sia come dipendente di un birrificio sia come imprenditore di se stesso.
Se ci si pone in questa seconda situazione sarà bene compiere una valutazione preliminare del territorio per capire a quale clientela ci si rivolge, valutare il rischio di impresa e individuare le reali potenzialità del progetto. Per lavorare come imprenditore è necessario conoscere in maniera approfondita il settore e il mercato, comprese le diverse tecniche produttive della birra. Di conseguenza sarà necessario avere anche un aggiornamento costante delle tecnologie impiegate, essere informati sulle materie prime utilizzate e preferite dal mercato e avere una buona formazione di base.
Per lavorare come birraio artigianale sarà infatti necessario aver seguito un corso di studi universitario come Agraria o Tecnologie alimentari o ancora altri percorsi simili, attraverso i quali apprendere le diverse tecniche di produzione e trasformazione dei prodotti alimentari. In seguito sarà comunque necessario seguire dei corsi di formazione e aggiornamento, alcuni dei quali organizzati anche da enti riconosciuti e certificati. Le materie che più delle altre è necessario conoscere per la produzione artigianale della birra sono la chimica, la biologia e la microbiologia, particolarmente importanti non solo per produrre un prodotto di qualità, ma anche per tutelare la salute dei clienti.
Il birraio artigianale deve quindi essere sempre in grado di far uso delle tecniche migliori e delle migliori materie prime, che andranno selezionate con la propria capacità di analisi. Sarà poi utile avere una competenza tecnica, cioè saper utilizzare le macchine necessarie al processo produttivo, gestire e risolvere le eventuali criticità che possono verificarsi e applicare un’ ottima capacità di analisi del prodotto finale.
Quando ci si accinge a produrre della birra artigianale bisogna in primo luogo stabilire quale prodotto si vuole realizzare, poi si deve preparare in tutti gli aspetti l’ impianto per la produzione. All’ interno di uno stabilimento anche piccolo per la produzione della birra artigianale la parte più difficile da gestire riguarda la temperatura, che può variare a seconda della tipologia di prodotto che si sta producendo, nonché l’aggiunta del luppolo e del malto.