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Come diventare diacono permanente

Esistono dei lavori e delle professioni che consentono di dare spazio anche ad un propria intima vocazione. Uno di questi è ad esempio il diaconato, ovvero una istituzione della religione cattolica che richiede la presenza di una vocazione e di una ordinazione sacra. Il diaconato è riservato solo agli uomini. Si tratta di un lavoro che prevede un percorso specifico per poter essere svolto e lo scopo di questa piccola guida sarà appunto quello di conoscere meglio i compiti di un diacono permanente e i modi per abbracciare tale professione. 

Come diventare diacono permanente

Lo svolgimento della professione di diacono richiede agli aspiranti il superamento di due stadi precedenti, che sono il lettorato e l’accolitato. Questo lavoro richiede inoltre la competenza in alcuni studi specifici per essere svolto e il superamento di appositi esami, volti a verificare la preparazione dei candidati.

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Prima di intraprendere questa carriera è necessario però sapere che coloro che scelgono tale percorso devono rispettare alcune regole:

  • se non sono ancora coniugati devono avere almeno 25 anni e, una volta diventati tale, non possono più sposarsi in chiesa
  • se sono sposati devono avere almeno 35 anni con non meno di 5 anni di matrimonio. In quest’ultimo caso sarà necessario anche il consenso della moglie e se possibile il coinvolgimento degli altri componenti della famiglia
  • se diventano vedovi nel corso degli anni di ordinazione non possono più risposarsi.

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Per coloro che sono già sposati, una volta ottenuto il consenso della propria famiglia, è necessario seguire un iter burocratico per essere ammessi all’ordinazione. Sarà necessario in primo luogo avere una lettera di presentazione da parte del proprio parroco e si dovrà cominciare un periodo di preparazione e di studio che porterà anche alla verifica della propria vocazione.

Nel corso di questo periodo di vocazione si studierà teologia per un periodo di almeno tre anni, seguendo un corso di cui è richiesta la frequenza obbligatoria. Durante lo svolgimento del corso dovranno essere superati anche alcuni esami. E’ opportuno inoltre ricordare che per arrivare a svolgere questa professione non sarà solo sufficiente completare il percorso di studi proposto, ma anche ricevere un apposito consenso da parte del Vescovo per esercitare questa professione.

Una volta ottenuto il consenso del Vescovo, tuttavia, si avrà diritto all’esercizio di tale lavoro. Quali sono quindi le mansioni tipiche che spettano ad un diacono permanente? Una volta raggiunta l’abilitazione allo svolgimento della professione i diacono permanenti vengono annualmente invitati dalla organizzazione della Chiesa Cattolica a compiere esercizi spirituali e ritiri o corsi di aggiornamento al fine di consolidare e confermare le proprie competenze.

I diaconi come altre gerarchie del mondo ecclesiastico hanno sempre il compito di diffondere la Parola di Dio attraverso il loro operato, che li porta a svolgere alcune funzioni in ambito liturgico simili a quelle dei sacerdoti a tutti gli effetti ordinati, tra cui quello di somministrare l’eucarestia ai fedeli.

Quello del diacono permanente è di certo un mestiere particolare che richiede una vocazione ed è gestito attraverso le gerarchie della Chiesa Cattolica.

 

 

 

 

 

 

 

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