Uno dei mestieri più belli e affascinanti che si possono compiere in giro per il mondo è quello del diplomatico, che offre a chi lo svolge la possibilità di lavorare a livello internazionale. La carriera del diplomatico non è certo la più semplice carriera che si possa compiere, ma come in tutte le professioni di alto livello sarà necessario avere una grande motivazione e un grande entusiasmo per compiere il proprio percorso. In un quadro di rapporti internazionali sempre più minacciati nel loro equilibrio e nella loro stabilità il lavoro dell’agente diplomatico appare piuttosto complesso.
Ma cosa è necessario fare per diventare un diplomatico? Quali sono gli studi da intraprendere e quali sono successivamente i compiti da svolgere?
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A questa e ad altri tipi di domande cercheremo di rispondere nel corso di questa piccola guida, all’interno della quale raccoglieremo tutte le informazioni necessarie per abbracciare tale carriera.
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Come diventare diplomatico
Come prima cosa è opportuno ricordare che per svolgere il lavoro del diplomatico sarà necessario possedere alcuni requisiti di fondo, come ad esempio essere cittadino italiano, godere dei diritti politici, avere una età massima di 32 anni, avere un certificato medico di idoneità allo svolgimento della professione, avere una laurea in giurisprudenza o in scienze politiche con indirizzo internazionale, avere un titolo di master o di specializzazione nel settore.
Il diplomatico, inoltre, deve essere una persona decisamente consapevole del suo alto compito, in quanto non si tratta semplicemente di svolgere funzioni di rappresentanza o compiti tipici della burocrazia statale, ma lo scenario politico odierno con le sue guerre civili, i comparti etnici e religiosi e i movimenti indipendentisti richiede la presenza e l’azione di persone fortemente convinte dei benefici della mediazione diplomatica.
Il compito del diplomatico è quello di tutelare il diritto dei popoli e la stabilità internazionale, di mediare affinché vi sia sempre unità nella diversità, occupandosi non solo del campo politico come accadeva in passato, attraverso i negoziati, ma anche di quello civile, sociale, economico e religioso. Oggi i diplomatici seno quindi persone versatili ed eclettiche, capaci di destreggiarsi in numerosi campi, che non necessariamente fungono da portavoce di un particolare partito politico.
Vediamo quindi più da vicino quale è il tipo di formazione richiesta a coloro che vogliono intraprendere tale carriera. Dopo l’assunzione si svolge il lavoro di volontario diplomatico, poi si potrà diventare segretario di legazione, quindi primo segretario di legazione, consigliere di legazione, consigliere di ambasciata, ministro plenipotenziario di seconda classe, ministro plenipotenziario di prima classe e infine ambasciatore. I primi 10 anni di carriera vi faranno diventare consigliere di legazione e vi condurranno attraverso numerosi spostamenti sua campo.
Le nomine più alte di quella del consigliere di legazione sono invece di competenza del Consiglio dei Ministri. Per intraprendere la carriera del diplomatico bisogna inoltre superare superare un concorso, che prevede il superamento di cinque prove scritte e una orale. Per svolgere al meglio questa professione il diplomatico deve inoltre possedere alcune indispensabili qualità personali, come una buona dialettica, grande autocontrollo, nonché è richiesta anche una solida cultura generale, oppure essere portato in materie storiche economiche e linguistiche oltre che nel diritto. Il concorso per diventare diplomatico viene bandito ogni anno dal Ministero degli Affari Esteri attraverso la Gazzetta Ufficiale e la domanda di partecipazione deve essere di norma inviata entro 30 giorni dalla sua pubblicazione.