Nel mondo del lavoro, all’interno dell’ area medica, esistono numerose specializzazioni, che producono poi sul campo figure addette alle diverse mansioni. Seguendo infatti degli specifici corsi di abilitazione in seguito alla propria laurea è possibile conseguire l’ abilitazione che consente di lavorare in quel determinato settore. Tra le numerose figure che popolano il settore medico vi è anche quella dell’ ecografista di diagnostica.
Ma che tipo di lavoro svolge in realtà questo professionista? Quali sono le caratteristiche della sua professione? E quali titoli o percorso professionale servono per intraprenderla?
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In questa piccola guida abbiamo raccolto tutte le informazioni più utili al fine di conoscere meglio e intraprendere questa professione.
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Come diventare ecografista di diagnostica
La figura dell’ecografista di diagnostica è quella di un professionista abilitato ad usare gli strumenti tecnologici complessi che consentono di seminare con gli ultrasuoni le diverse parti del corpo, in modo non guarito, al fine di individuare l’eventuale presenza di patologie, anomalie e per formulare nuove ipotesi diagnostiche o per confermare quelle che già sono state formulate.
Per poter svolgere il lavoro di ecografista di diagnostica è necessario svolgere un determinato percorso di formazione. Bisognerà in primo luogo avere un diploma di scuola superiore e in seguito iscriversi ad un corso universitario in Tecniche e metodologie diagnostiche, che ha una durata normale di tre anni e prevede un accesso tramite test di ingresso. Durante un corso di questo tipo si imparerà ad usare la tecnologia idonea alla diagnosi e si studieranno materie tipiche del campo medico, come anatomia e patologia.
Conclusi i tre anni di corso si dovrà discutere una tesi relativa ad un argomento concordato con il docente per avere il titolo. È necessario sapere che tute le apparecchiature diagnostiche che si utilizzano nel campo medico sono computerizzate, quindi sarà obbligatorio approfondire le proprie conoscenze tecniche e informatiche. A volte sono le stesse aziende ospedaliere a erogare questi corsi di aggiornamento o gli enti del sistema sanitario regionale. Sia durante il corso che durante l’ ultimo anno di università si dovrà svolgere uno stage obbligatorio della durata di sei mesi, attraverso il quale si imparerà ad utilizzare le apparecchiature in maniera corretta.
Lo stage può essere svolto sia presso una struttura pubblica, sia presso una struttura privata della propria zona. Per cercare lavoro in seguito si dovrà iscriversi presso le diverse agenzie interinali della propria zona e nel frattempo tenere d’ occhio i diversi bandi pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale al fine di partecipare ai concorsi che le aziende sanitarie locali bandiscono di tanto in tanto. Anche in un momento successivo ci si potrà specializzare in un particolare settore della diagnostica.
Tra i settori a propria disposizione vi saranno ad esempio l’ecografia vascolare, l’ ostetricia e l’oftalmologia. Per coloro che vogliono perseguire la carriera della ricerca universitaria c’ è invece un corso di laurea a parte, quello di Ecografia diagnostica medica, una laurea specialistica della durata di due anni., con cui si potrà lavorare come insegnante, ricercatore tecnico o come addetto di amministrazione.