Se avete un certo spirito imprenditoriale e amate il mondo dei libri, un possibile sbocco professionale per voi potrebbe essere quello di diventare un editore indipendente e aprire una casa editrice tutta vostra. Per realizzare questo piccolo sogno, tuttavia, non bisogna fare leva solo su quelli che sono i vostri interessi, ma anche sulle attuali condizioni del mercato dei libri e dell’editoria in generale.
Sono infatti da prendere in considerazione sia gli aspetti pratici che quelli economici della vicenda, per la buona riuscita del progetto e della vostra azienda.
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Ma cosa è necessario fare e conoscere per diventare editore? Quali sono i percorsi di formazione da preferire, quali le qualità personali da possedere se si vuole essere sicuri di riuscire nell’impresa? Oltre a mettere in campo tutta la propria perizia e la propria competenza, il futuro editore deve anche scegliere a quale tipologia di libri dedicarsi. Non si può infatti pubblicare tutto, ma è necessario scegliere la nicchia in cui inserirsi.
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Ma vediamo più da vicino in quale modo è possibile diventare editore e aprire una propria casa editrice.
Come diventare editore indipendente
La prima cosa da considerare, come dicevamo, se si vuole diventare editori indipendenti è non solo decidere su quale prodotto editoriale investire, ma anche stabilire i limiti di tiratura di ogni prodotto che si vuole pubblicare, nonché le modalità di stampa – è ben sapere che oggi esistono anche le case editrici di soli libri digitali!
La specializzazione, ad ogni modo, è sempre una strada da preferire. Potreste infatti dedicarvi ai libri per ragazzi o ancora ai testi scolastici o alle sole guide turistiche. Prima di cominciare è sempre opportuno realizzare uno studio di fattibilità del progetto per conoscere quali sono le condizioni del mercato editoriale in cui si andrà ad operare.
Potrete anche prendere in considerazione il fatto di aprire il vostro progetto ad alcuni soci come voi interessati ad investire nel settore. Una volta stabilite queste conoscenze preliminari dovrete procedere nell’adempimento delle altre incombenze burocratiche. Lasciatevi consigliare da un commercialista esperto e come prima cosa individuata la forma societaria per voi più conveniente, scegliendo ad esempio tra una Spa o una Srl. Si potrà infatti anche pensare ad una ditta individuale.
Aprire quindi una partita IVA e registrate la vostra impresa, sia presso l’Agenzia delle Entrate, sia presso la Camera di Commercio della vostra zona, cosa che comporterà anche il pagamento di una quota.
Una casa editrice anche piccola necessita poi di alcune figure professionali chiave che possano portare avanti i progetti prescelti. Tra queste vi sono senza dubbio il direttore del marketing, che curerà gli aspetti formali del prodotto e della comunicazione, un correttore di bozze e un curatore editoriale. Vi potreste avvalere anche dell’aiuto di un grafico, il quale vi aiuterà a dare un aspetto accattivante ai vostri prodotti.
Le piccole case editrici indipendenti, infine, non stampano in proprio i libri che pubblicano, ma si avvalgono in genere di una tipografia esterna, con cui sarà necessario prendere contatto per i prodotti cartacei.