Il lavoro che oggi vi proponiamo è un lavoro che può nascere solo da una grande passione. Si tratta infatti di una attività che si svolge a livello di volontariato, ma che ha una grande rilevanza sociale e personale. Stiamo parlando della professione svolta dal formatore della Croce Rossa Italiana o, come viene chiamato in gergo, il monitore della Croce Rossa Italiana, secondo la gerarchia interna all’organizzazione.
Ma che tipo di mansioni svolge il monitore della CRI e quale è il suo compito? Questa figura è una delle più specializzate all’interno dell’istituzione perché competente in una determinata materia. Esistono infatti, all’interno della Croce Rossa, monitori che si occupano delle diverse discipline, come ad esempio l’educazione alimentare, il primo soccorso o l’assistenza agli anziani o ai bambini.
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Una delle figure più diffuse, tuttavia, è senza dubbio quella del monitore di primo soccorso, ovvero quella figure che forma le altre persone, gli altri volontari a somministrare le prime e più semplici cure in caso di bisogno.
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Vediamo quindi cosa è necessario fare per diventare monitore della Croce Rossa Italiana.
Come diventare formatore della Croce Rossa Italiana
Il monitore della Croce Rossa Italiana è in primo luogo un volontario della stessa organizzazione. E’ necessario quindi essere iscritti a questa associazione prima di potersi specializzare su questo ruolo particolare. Una volta entrati, è necessario frequentare un corso specifico al fine di essere abilitati nella professione e nell’insegnamento di una specifica materia.
Ecco cosa bisogna fare dal punto di vista burocratico. Per poter diventare formatore è necessario presentare una domanda di iscrizione alla selezione presso il vertice del proprio gruppo, la quale sarà inoltrata al direttore del corso dei monitori.
Si verrà quindi successivamente convocati per partecipare alla selezione, la quale avrà luogo in un giorno specificato e riguarderà la materia che si è scelto di sostenere. L’esame consisterà in un quiz a risposta multipla contenente 30 quesiti in totale. Per poter avere accesso al corso di formazione è necessario rispondere correttamente almeno al 70 per cento dei quesiti.
Una volta superata questa selezione si avrà diritto alla frequentazione del corso. Le lezioni di questi corsi vengono in genere tenuti nel fine settimana e hanno come scopo quello di insegnare i fondamenti della disciplina in cui ci si vuole speciale all’interno dell’organizzazione e soprattutto offrire delle nozioni in merito a come insegnare agli altri la stessa disciplina, la quale deve essere correttamente fruita da un uditorio.
Durante il corso verranno svolte delle lezioni di tipo teorico e delle lezioni di tipo pratico, tenute ad esempio da altri monitori che presenteranno alcuni aspetti più tecnici della materia o eseguiranno delle dimostrazioni.
Al termine del corso si dovrà sostenere un esame abilitante, il quale di svolgerà d fronte ad una commissione di monitori, medici e altri rappresentanti della Croce Rossa Italiana. L’esame consiste nella simulazione di una lezione il cui argomento viene estratto a sorte alcune ore prima. Superato l’esame si consegue il titolo di formatore della CRI.
Quella del formatore professionale è di sicuro una esperienza che arricchisce molto dal punto di vista umano e da quello intellettuale.