Oggi vogliamo parlare di una professione che può partire da una passione. E’ quella del fotografo freelance, mestiere sicuramente originale e creativo che può scaturire da un proprio interesse nei confronti della fotografia e evolversi come lavoro autonomo, fatto anche in maniera parallela ad un secondo lavoro. Il fotografo freelance è infatti un professionista a metà strada tra il fotografo di professione, con un proprio studio o laboratorio, e il fotografo amatoriale. Si tratta di un lavoro quindi basato su collaborazioni di tipo occasionale, in cui hanno un peso rilevante le conoscenze personali, la propria determinazione e voglia di affermazione e la disponibilità di tempo e risorse per viaggiare. E’ necessario, tuttavia, anche dimostrare sempre delle ottime doti di fotografia.
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La professione del fotografo freelance è sicuramente adatta ad una persona indipendente e flessibile, capace di adattarsi a molte situazioni, prima fra tutte quella della mobilità. Non si tratta infatti di un lavoro che assicura una paga fissa a fine mese, né di un lavoro che si svolge sotto contratto. Tutto dipende dalla propria capacità e i compensi sono proporzionali al numero e alla frequenza delle collaborazioni. Il fotografo freelance è in genere quindi, come atteggiamento, quello che si è soliti definire una spirito libero e in questo post vedremo più da vicino come è possibile abbracciare questa professione.
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Come diventare fotografo freelance
Per diventare fotografo freelance è indispensabile in primo luogo avere delle basi di fotografia, ovvero delle conoscenze teoriche. sviluppate anche da autodidatta. In un secondo momento, con i primi guadagni si possono frequentare anche corsi di perfezionamento nel proprio settore e comprare fotocamere e strumenti sempre più professionali. E’ necessario però restare sempre aggiornati attraverso internet e riviste di settore o frequentare dei corsi di aggiornamento online.
Il fotografo freelance è un professionista che lavora sia in Italia che all’estero e più sarà bravo ad estendere la propria rete di conoscenze e amicizie, più avrà successo nel suo lavoro, perché riuscirà a fotografare i soggetti più belli ed interessanti prima degli altri e meglio degli altri.
Dal punto di vista fiscale, il fotografo freelance è un lavoratore autonomo, che ha bisogno di aprire una partita Iva, ma solo se i compensi della sua professione superano un certo livello. Non avendo uno studio fisso, infatti, si può rivolgere a diversi clienti e decidere in proprio il prezzo di una foto. Può anche scegliere di non vendere il suo lavoro qualora non ritenesse soddisfacente il suo compenso.
In un certo senso possiamo dire che per alcuni aspetti il lavoro di un fotografo freelance è anche più complicato rispetto a quello di un fotografo professionista, sicuramente più rischioso. Sono richieste grandi doti di originalità e fantasia per sfondare in questo settore, in cui è sempre necessaria la ricerca dei canali di distribuzione del proprio lavoro.
Un buono sbocco è oggi rappresentato dall’editoria multimediale e digitale, più complessa invece la strada della carta stampata. Si possono infatti vendere le proprie foto online attraverso portali dedicati che ne raccolgono anche milioni.