Con il ritorno della primavera e delle belle giornate aumenta nel nostro paese anche il numero dei turisti e delle persone che desiderano spostarsi da una città all’altra alla scoperta delle meraviglie che il territorio italiano può offrire. L’industria del turismo, in Italia, è infatti un’industria potenzialmente fiorente durante tutto il corso dell’anno, ma soprattutto in primavera e in estate ottiene i massimi risultati. Una delle professioni quindi più richieste nel nostro paese, in queste stagioni e non solo, è quella della guida turistica.Â
Sebbene tutti abbiamo fatto almeno una volta i ciceroni per le strade della propria città , fare la guida turistica è qualcosa che non si improvvisa. E’ infatti necessario compiere un apposito percorso di studi, seguire dei corsi professionalizzanti, sostenere un esame abilitante e saper parlare bene diverse lingue straniere, oltre al fatto di avere una conoscenza approfondita del luogo in cui si lavora.
In Italia, ad esempio, il percorso per diventare guida turistica può variare anche da regione a regione. Ma al di là di questi primi requisiti professionali, vediamo quali sono i compiti principali di una persone che svolge questa professione.
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Che cosa fa una guida turistica
Il lavoro di una guida turistica consiste in genere nell’accompagnare singoli o gruppi di turisti presso musei, siti archeologici, monumenti, eventi culturali, religiosi e folkloristici, in genere in associazione con tour operator, agenzie di viaggio, enti del turismo e altre istituzioni. Più raramente si lavora da freelance. Il compito, ad ogni modo, è sempre quello di accompagnare il gruppo illustrando i diversi aspetti del luogo che si sta visitando, la sua storia, ciò che si incontra durante il percorso, a volte utilizzando anche un’altra lingua se si accompagnano turisti stranieri. Per questo la guida deve esser sempre in grado di saper soddisfare le curiosità dei componenti del suo gruppo.
I requisiti necessari per diventare guida turistica
Una dei primi requisti necessari ad una guida turistica sarà quindi quello di avere buone capacità dialettiche e tanto fiato, dal momento che il suo lavoro si svolge per lo più oralmente, a contatto con le persone, che devono essere guidate, ma anche intrattenute e mai annoiate dalle informazioni.
Al secondo posto, come accennato, si dovrebbe possedere una buona conoscenza delle lingue straniere, che non dovrà essere superficiale, ma piuttosto approfondita, visto il compito informativo – esplicativo. Conoscere lingue più rare, come il cinese, il giapponese e il russo offre sicuramente oggi maggiori possibilità di lavoro.
Il terzo requisito fondamentale per diventare una guida turistica sarà quindi quello di conoscere bene la storia dell’arte e dell’archeologia della regione in cui si intende lavorare, perché sarà anche materia di esame.
Come diventare guida turistica
Per diventare guida turistica “ufficiale” occorre prendere un patentino che si consegue dopo aver superato un esame di abilitazione, che comprende in genere una prova scritta di storia dell’arte e un esame orale. Ogni regione italiana – oppure ogni provincia – bandisce i concorsi in totale autonomia dalle altre e l’esame è relativo al patrimonio storico artistico di quella regione, ma anche la validità del titolo stesso. Spesso vengono organizzati anche corsi propedeutici per sostenere gli esami di abilitazione.