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Come diventare insegnante di sostegno

In tutte le scuole italiane lavorano delle particolari figure di insegnanti che aiutano gli alunni con problemi o difficoltà nel loro percorso di apprendimento. Si tratta degli insegnanti di sostegno, cui sono affidati ogni anno alunni con problemi specifici nell’apprendimento, alunni portatori di handicap o diversamente abili, studenti con bisogni educativi speciali. Ma come si fa a diventare insegnanti di sostegno? Iniziamo col dire che oggi diventare insegnanti di sostegno, come diventare insegnanti in generale non è così semplice come in passato. Per lavorare in questo campo, infatti, esistono ormai graduatorie a punteggio molto lunghe, all’interno delle quali sono organizzati e suddivisi in scaglioni i famosi precari della scuola, di cui si sente spesso parlare. 

I precari della scuola sono gli insegnanti senza ancora un posto fisso, pur utilizzati ogni anno per la didattica in seguito all’assegnazione di cattedre e supplenze. Il fenomeno dei precari è un fenomeno di vecchia data. La situazione tuttavia è peggiorata negli ultimi anni in seguito al blocco del turnover e dei pensionamenti, contemporaneamente all’allungamento dell’età pensionabile per effetto delle diverse riforme del welfare e del lavoro.

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Ancora oggi, tuttavia, le graduatorie non sono chiuse e si può comunque decidere di mettersi in lista d’attesa. In questa piccola guida vedremo quindi quali sono i requisiti necessari o meglio indispensabili per diventare insegnanti di sostegno e quale è il percorso formativo e lavorativo da completare.

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Come diventare insegnante di sostegno

Per diventare insegnanti di sostegno è necessario in primo luogo aver conseguito una laurea, meglio se in discipline umanistiche, come lettere o filosofia, oppure una delle lauree appartenenti al ramo delle scienze dell’educazione. E’ necessario sapere che negli anni i percorsi per diventare insegnanti di sostegno sono stati diversi e diversamente elaborati. Oggi, tuttavia, coloro che vogliono lavorare come insegnanti di sostegno devono possedere una abilitazione specifica e come titolo una laurea di tipo magistrale, ovvero una laurea di 5 anni, costituita da un triennio, cioè una laurea breve, a cui segue un biennio di specializzazione.

Una volta conseguita la laurea specialistica, indipendentemente dalla disciplina in cui la si è conseguita e dal possesso o meno della relativa abilitazione all’insegnamento per la specifica classe di concorso, per diventare insegnanti di sostegno è possibile frequentare dei corsi emanati appositamente dal Ministero della Pubblica Istruzione, ai quali hanno accesso solo le persone in possesso di determinati requisiti.

Se invece si vuole prendere direttamente l’abilitazione per il sostegno, anche in questo casi si deve aspettare l’emanazione dei bandi di abilitazione, come successo di recente con l’emanazione del bando per l’ultimo TFA dedicato, il Tirocinio Formativo Attivo.

I corsi fino ad oggi attivati per diventare insegnanti di sostegno hanno previsto l’acquisizione di un minimo di 60 crediti formativi e di un numero minimo di 300 ore di tirocinio, suddivise tra scuola materna e scuola primaria, sia di primo che di secondo grado. Una volta terminato il corso ci si può iscrivere all’interno delle graduatorie con il relativo titolo. La carriera di un insegnante di sostegno passa sempre attraverso supplenze brevi e incarichi annuali prima di diventare una carriera a tempo indeterminato.

 

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