Tra i ruoli che si possono compiere all’interno della Pubblica Amministrazione vi è anche quello dell’ispettore del lavoro, una figura di vigilanza, che svolge un lavoro di fondamentale importanza. Questo professionista è chiamato a prendere decisioni in materia di tutela dei lavoratori e della loro professionalità. Si occupa, tuttavia, anche di compiere sequestri e perquisizioni nel caso in cui si incontri qualcosa che non va nell’applicazione del diritto del lavoro, in quanto svolge anche le funzioni di un ufficiale di Polizia giudiziaria.
Oltre all’attività di vigilanza sul campo, l’ispettore del lavoro svolge anche una funzione di consulenza e di informazione, la quale è rivolta a vantaggio delle aziende e delle realtà produttive.
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Ma come si fa ad abbracciare tale carriera? Cosa è necessario fare per diventare ispettore del lavoro? Esiste un percorso specifico da compiere o si tratta di una professione aperta a chiunque? Come si può immaginare si tratta di una professione abbastanza regolamentata e in questa piccola guida cercheremo di raccogliere tutte le indicazioni più utili per coloro che desiderano arrivare a svolgere questo stesso mestiere.
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Ecco infatti cosa sarà necessario fare per diventare ispettore del lavoro.
Come diventare ispettore del lavoro
La prima cosa da fare per diventare ispettore del lavoro è quella di conseguire una laurea in discipline giuridiche o economiche. Sono ad esempio consigliabili i seguenti indirizzi:
- Giurisprudenza
- Scienze Politiche
- Economia e Commercio.
Una volta ottenuto il titolo di studio, però, sarà necessario partecipare ad un concorso pubblico, perché, come abbiamo detto, questa figura è strettamente collegata con la Pubblica Amministrazione. Il concorso prevede il superamento di due prove scritte e una volta superata la selezione si dovrà intraprendere un percorso di formazione specifica.
Le materie verteranno su diritto del lavoro e previdenza sociale. E’ possibile poi sostenere dei concorsi interni per svolgere la propria carriera e accrescere la posizione. Cariche di più alto livello sono quella del Funzionario Ispettivo o del Capo Area. Una volta che si sarà maturata una anzianità di servizio pari a 15 anni si potrà anche optare per la professione di Consulente del Lavoro.
L’ispettore del lavoro sarà dunque molto competente in materia di diritto del lavoro, prevenzione degli infortuni e sicurezza nei posti di lavoro, possedere buone capacità di comunicazione e precise competenze informatiche. L’ispettore deve compiere un lavoro di verifica dell’applicazione delle norme di diritto del lavoro, assicurarsi che non vi siano violazioni e trovare soluzioni per risolvere eventuali inefficienze rilevate. Se si rilevano delle violazioni l’ispettore è tenuto a relazionare al Pubblico Ministero.
Le doti che un buon ispettore del lavoro dovrebbe possedere sono quelle della precisione, dell’autonomia e dell’imparzialità, nonché saper comunicare ai responsabili della struttura le cose che non dovessero andare sempre rispettando un codice di riservatezza e di privacy. Coloro che svolgono questa professione si trovano infine a dover spesso lavorare a contatto con altri responsabili del mondo del lavoro, come le rappresentanze sindacali dei lavoratori – le RSU -, la Guardia di Finanza e i portavoce degli istituti previdenziali.