Tra i tanti lavori che si possono intraprendere nel settore della ristorazione vi è anche quello di personal chef. In alcuni articoli pubblicati in precedenza abbiamo avuto l’opportunità di conoscere più da vicino il lavoro dello chef de rang e dell’executive chef, due figure abbastanza note del mondo del turismo e dell’alta ristorazione. In questa breve guida vogliamo invece conoscere quello del personal chef, ovvero uno chef che si pone alle dipendenze di un privato e non di un ristorante o di un albergo.
Il personal chef è infatti un professionista che lavora alle dipendenze di una singola persona o di una famiglia a tempo pieno e può dedicarsi alla preparazione di tre pasti al giorno. Il cuoco personale può lavorare però per diversi clienti a seconda delle giornate e deve essere molto attento alla richieste e alle esigenze di ogni singolo cliente.
Il personal chef può lavorare oltre che in una abitazione privata anche su yacht e in resort e ville per le occasioni speciali. In questo caso possono essere considerati in maniera molto simile a dei freelance. Può preparare pasti che si consumeranno in un secondo momento e che saranno mangiati in altro luogo.
> Come diventare executive chef
Ma come si fa a diventare un personal chef? Qual è il percorso formativo da seguire? Come si fa ad intraprendere questa carriera? In questa piccolo guida abbiamo raccolto le informazioni più utili per muovere i primi passi.
Come diventare personal chef
Come per gli chef tradizionali, la prima cosa da fare per diventare un personal chef è quella di iscriversi molto giovani ad un buon istituto professionale alberghiero, in cui si potranno apprendere le basi della ristorazione. Questo corso di studi ha in genere una durata pari a cinque anni. I primi due anni fanno parte di un biennio comune e sono uguali per tutti gli indirizzi, mentre successivamente si potrà scegliere l’indirizzo di chef.
Una volta completati gli studi e conseguito il diploma si hanno essenzialmente due strade da poter percorrere. La prima è quella di continuare con una laurea breve all’Università, in Economia del Turismo mentre la seconda prevede di cominciare a fare esperienza e lavorare nelle strutture turistiche e ricettive della zona.
In seguito si potrà frequentare anche un corso di perfezionamento presso un’Accademia di ristorazione, generalmente private e a pagamento, le quali erogano corsi della durata di sei mesi nei quali ci si impegna sia nella pratica che in stage sul campo all’interno dei più rinomati ristoranti del mondo. Frequentando questi corsi si avrà la possibilità di svolgere una carriera più rapida.
Una volta diventati chef si potranno avere tutte le responsabilità di una cucina, dalle materie prime, all’organizzazione, al personale utilizzato.Il personal chef lavora in genere su commissione in quanto si dedica anche all’organizzazione di feste e cene private. In questo caso lo chef presenta un preventivo al proprio committente in cui specificherà il menù preparato e si occuperà dell’acquisto delle materie prime. In tali circostanze si farà anche rilasciare circa il 30 per cento dell’importo totale come acconto.