Tra i diversi tipi di piloti che esistono al giorno d’oggi nel mondo è possibile individuare anche quelli più ecologici di tutti: sono coloro che praticano il volo a vela, ovvero i piloti di aliante, alla guida di piccoli velivoli che non usano motori per viaggiare, ma la forza stessa del vento e le correnti ascensionali che vengono a crearsi naturalmente.
Non tutti possono però mettersi alla guida di un aliante. Questa possibilità richiede infatti una preparazione, che vi darà poi la facoltà di risultare come un pilota di aliante a tutti gli effetti.
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In questa piccola guida vedremo appunto quali sono i passi fondamentali da compiere per diventare pilota di aliante a tutti gli effetti e cosa si può fare una volta abbracciata questa professione.
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Come diventare pilota di aliante
La prima cosa da sapere è che avere la licenza per la guida di un velivolo di questo tipo è necessario aver compiuto almeno 16 anni. Per conseguire la licenza è necessario frequentare un corso, composto dalle seguenti materie, attività e discipline:
- circa 13 ore di volo su un aliante – un aliante biposto – a fianco di un istruttore esperto
- aver effettuato almeno 40 missioni, ovvero 40 sessioni di volo che comprendono un decollo e un atterraggio
- aver effettuato almeno 4 ore di volo individuale cioè senza la presenza di un istruttore accanto.
Per conseguire la licenza di pilota di aliante è necessario rivolgersi ad una delle tante scuole di volo a vela presenti in Italia. Il corso di pilotaggio permette il rilascio del relativo brevetto. Per conseguire il brevetto di pilota di aliante si seguono in genere le indicazioni e le norme fornite dalla FAI, la Federazione Aeronautica Internazionale, che ha stabilito una serie di prove per qualificare il rilascio del brevetto. Ecco quali sono.
Si consegue un brevetto con insegna d’argento se il pilota consegue i seguenti obiettivi:
- Permanenza con orientamento e volo di almeno 5 ore dal momento dello sgancio in quota
- Effettuazione di trasferimento almeno a 50 km di distanza con sgancio a mille metri dalla partenza
- Effettuazione di un percorso di almeno 300 km intorno a 4 punti geografici prestabiliti.
Esiste però anche un brevetto con filigrana d’oro che viene conseguito dai piloti che conseguono l’obiettivo di:
- il raggiungimento di una quota di 5 mila metri
- la percorrenza di almeno 300 km intorno a 3 diversi punti geografici prestabiliti.
Per conseguire il brevetto, la scuola di volo comprende anche la conoscenza di alcuni concetti teorici necessari per la navigazione. Numerose sono ad esempio le conoscenze di tipo meteorologico necessarie al volo, dal momento che il velivolo, sprovvisto di motore, tende a cadere verso il basso in assenza di correnti ascensionali. Il pilota deve quindi saper sfruttar le correnti termiche, anche per valicare ostacoli importanti come delle catene montuose.
Il volo di un aliante è definito anche volo di pendio o volo di onda, e in genere sfrutta le correnti ascensionali che si creano sulla sommità di una vetta o di un rilievo montuoso, create dal vento per superarli, raggiungendo anche velocità superiori ai 200 km l’ora.