Oggi vogliamo dedicarci ad approfondire il mestiere di un professionista che ha fatto di una sua grande passione il lavoro della sua vita. Stiamo parlando del procuratore sportivo, ovvero di quel professionista che si occupa della gestione dei contratti e degli ingaggi per l’atleta o gli atleti assistiti. Il procuratore sportivo è una figura che negli anni si è fatta rapidamente spazio nel mercato del lavoro italiano, e anzi oggi appare del tutto affermata, dal momento che anche lo sport non viene più considerato semplicemente con una attività hobbistica o di contorno. Lo sport è un vero e proprio lavoro e attraverso la professione del procuratore sportivo si riescono ad ottenere anche ottimi stipendi.Â
> Come diventare operatore tecnico subacqueo – sommozzatore
Vediamo quindi cosa bisogna fare per abbracciare questa professione, una professione che richiede in genere un costante confronto con i direttori sportivi delle diverse società ., e quali sono gli step da percorrere nell’iter professionale, che a differenza di altri lavori in questo caso si presenta ben definito.
> Come diventare istruttore amministrativo
Come diventare procuratore sportivo
Per diventare procuratore sportivo in Italia ancora non esiste un percorso universitario definito, ma la buona notizia è che è sufficiente avere, come titolo di studio, un diploma di scuola secondaria superiore. Si deve però sicuramente ricordare che un procuratore sportivo deve possedere delle buone conoscenze in materia di contrattualistica e per questo motivo sarebbe più indicato un diploma di tipo tecnico o, ancora meglio, una laurea in materie giuridiche o economiche, in modo tale da saper ben valutare un contratto da tutti i punti di vista.
I procuratori sportivi devono poi possedere alcuni requisiti di fondo, tra cui una fedina penale pulita e il fatto di non aver mai subito sanzioni per illecito sportivo. Se questi tre requisiti sono soddisfatti dalla vostra persona, allora siete pronti per diventare dei procuratori sportivi.
In genere per abbracciare questa professione è necessario seguire un corso professionalizzante, della durata di diverse ore, nel corso delle quali saranno affrontati tutti gli aspetti della professione. Al termine del corso sarà necessario sostenere un esame finale.
Come in ogni professione, inoltre, al procuratore sportivo si richiede anche il possesso di molte doti innate. E’ necessario ad esempio:
- essere un buon comunicatore
- avere buone doti di pianificazione per saper gestire e pianificare gli impegni del proprio assistito
- avere la capacità di distinguere un talento sin dai suoi esordi.
E’ compito infatti dei procuratori sportivi individuare i migliori talenti a disposizione nello sport e seguirli sin da bambini.
Una volta acquisito il titolo di procuratore sportivo si potrà lavorare in un duplice modo. O come libero professionista, seguendo i propri assistiti, oppure appoggiandosi a determinate società sportive.
Uno dei lati più entusiasmanti di questa professione è probabilmente quello di poter svolgere il proprio lavoro sia in Italia che nel resto del mondo, perché il mestiere del procuratore sportivo è riconosciuto anche all’estero. Come accennato all’inizio, infine, il procuratore sportivo ottiene in genere buoni compensi, ricevendo circa fino al 10 per cento dell’ingaggio contrattuale del suo assistito.