Oggi vogliamo parlare di un professionista che svolge un ruolo fondamentale all’interno del settore farmaceutico. Si tratta dell’informatore scientifico, ovvero del rappresentante farmaceutico, una professione che, nonostante la crisi economica, è ancora oggi molto ricercata e permette di ottenere buoni guadagni. Ma che tipo di lavoro svolge un informatore scientifico e come è possibile intraprendere questa carriera a metà tra il settore scientifico e quello commerciale?
Il compito di un informatore scientifico è in genere quello di informare i medici che operano su un determinato territorio in merito alle novità in campo farmaceutico e di illustrare le caratteristiche e le innovazioni di determinati prodotti di cui si propone l’adozione.
Vediamo quindi in questa breve guida quali sono le caratteristiche personali che dovrebbe possedere un informatore scientifico, quali sono i percorsi universitari da svolgere per accedere alla professione e quali sono le possibilità e le modalità di impiego presenti nel nostro Paese per questa categoria.
Come diventare rappresentante farmaceutico
Le azienda farmaceutiche italiane sono sempre alla ricerca di personale che possa svolgere questo lavoro di rappresentanza. I medici presenti sul nostro territorio, infatti, sono particolarmente numerosi e di conseguenza agli informatori scientifici si richiede una presenza di tipo capillare.
Per svolgere questo lavoro, tuttavia, c’è necessità di una laurea apposita, come ad esempio una laurea del settore medico, di quello farmaceutico o biologico. Si tratta quindi un campo che richiede un’alta specializzazione di tipo universitario. Dopo aver completato gli studi universitari, tuttavia, sarà necessario inviare il proprio curriculum alle diverse aziende farmaceutiche presenti nella zona in cui si intende lavorare al fine di essere selezionati per un colloquio di lavoro.
Quali sono però le capacità che deve possedere un informatore scientifico, al di là del titolo? Il rappresentante farmaceutico deve senz’altro possedere ottime capacità relazionali per entrare in contatto con medici e saper parlare e dialogare con facilità con le persone, in modo tale da descrivere le qualità dei farmaci che propone.
Il rappresentante farmaceutico deve poi essere molto competente sulle controindicazioni e sugli eventuali effetti indesiderati che possono essere provocati da un farmaco in modo da informare in modo tempestiva l’azienda produttrice sulla base di quanto riferito dai medici stessi.
Il mondo farmaceutico è un settore in continua evoluzione, perché ricco di novità, sperimentazioni e brevetti che vengono raccolti di mese in mese. L’informatore sarà quindi una persona costantemente aggiornata di questi fatti e curiosa delle novità.
Per quanto riguarda poi l’aspetto economico di questo lavoro, come abbiamo accennato all’inizio, l’informatore scientifico percepisce di noma uno stipendio piuttosto alto, decisamente remunerativo, che varia a seconda del tipo di azienda con cui si lavora e della sua grandezza. Una base mensile fissa può poi essere incrementata dalle provvigioni in base alla propria produttività.
Per potere essere sempre aggiornati sugli aspetti della propria professione e sulle ultime novità scientifiche, il rappresentante farmaceutico può partecipare con cadenza regolare a convegni, congressi e corsi di perfezionamento che permettono di restare al passo con i tempi e di svolgere il proprio lavoro nella maniera migliore.
Molto interessante il punto informativo anche se non completo dal punto di vista logistico.
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