Tra le tante professioni che si possono scegliere ancora oggi c’è quella del sacerdote. Senza dubbio si tratta di un lavoro diverso dagli altri, un mestiere che nasce da presupposti diversi da quelli delle altre professioni. Quella di diventare prete, infatti, o sacerdote, è una scelta che si compie non in maniera razionale, a tavolino, come in molti altri settori, ma facendo leva sulle proprie più intime convinzioni e aspirazioni. In genere la scelta di diventare sacerdote matura in quelle persone che decidono di dedicare la propria vita agli altri e sentono come una sorta di chiamata a svolgere tale lavoro.
Quella del sacerdote, infatti, è più che altro una missione, che si segue una volta che si è sentita come una sorta di “chiamata” dall’alto. Voler dedicare la propria esistenza alla religione può essere interpretato come una grande dono.
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Quello del sacerdote è un compito che si deve condividere pienamente e svolgere con estrema responsabilità, a meno di non incorrere in spiacevoli conflitti interiori. Se vi sentite chiamati a svolgere questo lavoro, qui di seguito potete trovare tutte le indicazioni necessarie per svolgerlo. Ecco cosa potete fare.
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Come diventare sacerdote
Il primo passo da compiere per diventare un sacerdote è quello di frequentare il seminario, la scuola che forma tutte le figure ecclesiastiche. Nel seminario si potrà ricevere sia una educazione di tipo culturale che una educazione di tipo spirituale, in quanto questa istituzione è considerata la palestra interiore.
Quando i ragazzi cominciano a seguire questa scuola compiono degli studi di tipo liceale, all’interno dei quali hanno un primo contatto con la vita sacerdotale, attraverso il cosiddetto seminario minore. In questa prima fase di studio viene concessa ospitalità a chi ne facesse richiesta, anche solo per poche settimane all’anno, al fine di lasciare una maggiore libertà di scelta a chi è ancora in via di decisione sulla propria vocazione.
Compiuti gli studi liceali, e di scuola secondaria, si comincia a parlare invece di seminario maggiore, un livello pari a quello degli studi universitari. Anche questo periodo di formazione dura di norma 5 anni. Nel corso dei primi due anni vengono per lo più impartiti corsi di filosofia, nel successivo triennio gli studi compiuti saranno invece quelli di teologia, che andranno a completare la formazione religiosa del sacerdote che si appresta a diventare tale.
Le materie principali di studio sono la filosofia e il latino, e per coloro i quali non fossero in possesso di basi scolastiche in tali materie, è previsto un anno di studi, in cui si cercheranno di colmare le lacune in questi ambiti. In questi anni di seminario si andrà a rivelare la natura della propria vocazione e vivendo in comunità ci si potrà dedicare alla preghiera, al servizio degli altri, alla verifica delle proprie convinzioni.
In questo periodo di studi si rafforza anche la decisione di svolgere tale missione. Quella del sacerdote è una scelta che impone la rinuncia alla passività e che propone invece l’attivismo nella società, la volontà di fare la propria parte nel mondo.