Se vi sentite portati per un mestiere avventuroso e sicuramente originale, se amate la natura e l’ambiente, e siete degli appassionati del mistero e delle cose sommerse e poco conosciute, potete pensare di diventare degli speleologi. Gli speleologi sono degli esperti di speleologia, una branca della scienza che studia il mondo sotterraneo in tutti i suoi aspetti, da quelli biologici, a quelli chimici, a quelli evolutivi, a quelli morfologici.
Uno speleologo si interessa ad esempio della conformazione delle rocce che compongono il nostro sottosuolo, della loro evoluzione attraverso i secoli, dei meccanismi di formazione di stalattiti e stalagmiti, dell’analisi di grotte e caverne sotterranee. Dall’esame delle rocce presenti all’interno di una grotta si può determinare la sua età e la sua storia, sia in quelle esistenti sin dai tempi più antichi, sia in quelle di più recente formazione, formatesi in seguito a terremoti e sismi.
In questa breve guida vogliamo quindi cercare di capire meglio come è possibile intraprendere questo mestiere appassionante e quali sono gli studi da compiere per abbracciare la professione. Ecco alcune indicazioni per diventare speleologo o guida speleologica.
Come diventare speleologo
Per diventare speleologo a tutti gli effetti è necessario avere una formazione di base adeguata che ci abbia portato a possedere conoscenze in biologia, geologia o scienze naturali, tutte discipline che si possono studiare all’Università. E’ necessario inoltre avere anche una sana e robusta costituzione fisica e non soffrire di claustrofobia, dovendo trascorrere molto tempo in luoghi chiusi o angusti.
E’ poi molto utile possedere anche un buon senso dell’orientamento, essere esperti di trekking e avere rudimenti di sopravvivenza in condizioni estreme, così come li hanno ad esempio gli alpinisti.
In genere per diventare delle vere e proprio guide speleologiche è necessario seguire un corso erogato dalla relative associazioni regionali, che si concluderà con un esame da sostenere presso l’Assessorato al Turismo, il quale rilascia una sorta di patentino per svolgere la professione di accompagnatore in grotta. Oggi è sempre più diffusa anche la speleologia urbana, ovvero quella che porta alla scoperta di grotte antropiche, catacombe e miniere costruite dall’uomo.
Lo speleologo può quindi lavorare come esploratore di cavità naturali oppure come guida turistica e accompagnare gruppi di curiosi alla scoperta del sottosuolo. Agli speleologi sono in genere affidate tutte le grotte di tipo carsico o vulcanico, interessanti per la loro storia e la loro bellezza. Nell’ultimo periodo sono molto in voga anche i tour archeologici.
Le visite guidate di questo tipo possono durare alcune ore, fino ad un massimo due due, ma coloro che svolgono il lavoro individualmente e in territori non ancora conosciuti possono restare nelle grotte anche per più di 24 ore consecutive, in proporzione alla preparazione e all’esperienza posseduta.
La guida speleologica è quindi un professionista che collabora con gli enti del turismo e lavora più spesso in gruppo che in modo autonomo, oppure collabora con case editrici per pubblicazioni di tipo specialistico. Possiede tutta l’attrezzatura necessaria per compiere questo lavoro e una buona dose di coraggio e di intraprendenza. Non ha paura del buio e della solitudine e sa sempre come trarsi d’impaccio nelle difficoltà.