Negli ultimi tempi, soprattutto nel nostro Paese, il buon cibo ha assunto un posto di primo piano nell’economia nazionale, che si è sempre di più specializzata nei confronti del commercio e della vendita del Made in Italy, cioè dei prodotti a marchio DOC, DOP e IGP. Potrebbe non essere una cattiva idea, quindi, se si vuole intraprendere una attività di tipo commerciale, aprire una gastronomia, ovvero un esercizio commerciale destinato alla vendita dei generi alimentari più ricercati, pregiati e tipici del Paese.
Una delle caratteristiche di una gastronomia è quella di essere rivolta esclusivamente alla vendita di prodotti alimentari che poi vengono consumati fuori dalla sua struttura. La sua funzione è quindi di tipo prettamente commerciale e non ristorativa.
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Per tale ragione esistono delle norme di legge ben precise da rispettare se si vuole aprire una attività commerciale di questo genere. Lo scopo di questa piccola guida sarà appunto quello di indicare i passi fondamentali da compiere per diventare titolare di una gastronomia.
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Come diventare titolare di una gastronomia
Per aprire una gastronomia i titolari dovranno rispettare precise norme di legge, che riguardano ad esempio l’agibilità della struttura e il rispetto delle norme igienico – sanitarie. Non ci sono, invece, obblighi di tipo amministrativo, nei confronti delle gastronomie, così come avviene con i ristoranti.
Per procedere all’apertura di una gastronomia, di conseguenza, saranno in genere necessari i seguenti documenti:
- la licenza sanitaria dei locali
- il libretto sanitario degli addetti
- la documentazione presso camera di commercio
- la partita IVA e la posizione contributiva INPS del titolare.
Per ottenere il primo tipo di certificato, quello sanitario, rivolgetevi al vostro Comune di residenza, il quale dovrà inviare all’Azienda Sanitaria Locale la relativa pratica e quest’ultima rilascerà a sua volta il certificato di sicurezza igienico – ambientale.
Prima dell’apertura dell’attività commerciale verranno poi svolti altri accertamenti in merito all’agibilità e alla sicurezza della struttura, soprattutto se al suo interno sono presenti apparecchi elettrici come congelatori e forni, i quale dovranno essere a posto dal punto di vista dell’impianto elettrico.
Ottenuto il nulla osta per l’apertura ci si rivolgerà entro 30 giorni alla Camera di Commercio per effettuare l’iscrizione presso l’albo degli artigiani, e si aprirà la relativa Partita IVA.
Coloro che serviranno poi dietro al bancone, cioè che saranno addetti alla manipolazione dei generi alimentari dovranno avere un libretto di idoneità sanitaria, di norma rilasciato dopo la frequentazione di un breve corso professionale – HACCP.
Sarà importante anche conoscere quali sono le norme che regolano la produzione e la somministrazione dei generi alimentari anche se non consumati in loco.
Il titolare di una gastronomia, oltre a svolgere tutte le incombenze burocratiche che abbiamo descritto, dovrà anche decidere in merito al personale da impiegare nella sua attività, qualora non si tratti di una attività conduzione familiare, puntando sui migliori cuochi e sugli ingredienti più freschi.
Si dovrà inoltre scegliere bene l’ubicazione dell’attività, in un posto facilmente raggiungibile, in modo da attirare il maggior numero di clienti possibile.