Un nuovo modo di fare impresa in un mercato sempre più attento alla sostenibilità è rappresentato dalla Società Benefit (SB). Questo particolare tipo di impresa è stato creato per la prima volta in Italia con la Legge n. 208/2015 in vigore dal 1° gennaio 2016.
Bilanciando gli interessi degli shareholders (azionisti) e degli stakeholders (parti interessate), l’azienda persegue il duplice obiettivo del lucro e del beneficio comune.
E’ un’azienda responsabile, trasparente e sostenibile per l’ambiente, i territori, le persone. Il suo impegno deve essere tangibile e documentato, da rinnovare costantemente.
In questa guida, descriviamo come diventare una Società Benefit grazie al supporto dell’avv. Barbara Pontecorvo di Tonucci & Partners, esperta in materia.
Come diventare una Società Benefit: gli step suggeriti dall’avv. Barbara Pontecorvo
In sede di costituzione o trasformazione in Società Benefit, un’azienda deve avere le idee molto chiare sull’impegno sostenibile da prendere a tutela dell’ambiente e nel rispetto delle persone. Questo nuovo modo di fare impresa pone al centro dell’attività l’interesse degli stakeholders (tutte le parti interessate) in accordo con gli shareholders (azionisti). Cambia totalmente il modo di vedere il business: entra in gioco l’impegno concreto di un’azienda sostenibile che, pur operando per il profitto, agisce nel rispetto della comunità e dell’ambiente.
La SB ha degli obblighi ben precisi da rispettare. L’avv. Barbara Pontecorvo ci spiega gli step da seguire per trasformare un’azienda in Società Benefit.
- Individuazione delle finalità di beneficio comune
Il passo iniziale è determinante: l’azienda deve individuare le finalità di beneficio comune da perseguire a lungo termine per avere modo di qualificarsi come SB. La legge dà una definizione di ‘beneficio comune’: un impatto positivo concreto sull’ambiente e sulla comunità o riduzione degli effetti negativi in base ad uno standard di un ente terzo indipendente.
Se l’azienda è già esistente, le finalità di beneficio avranno effetto sullo Statuto: dovranno essere condivise dai soci e formalizzate dagli organi preposti.
- Costituzione di una Società Benefit
La aziende candidate a diventare SB sono elencate nel Libro V, titoli V e VI del C.C. (S.p.A., S.r.l. anche in semplificata, in accomandita per azioni).
Un’azienda già esistente può trasformarsi in Benefit: basterà modificare lo Statuto con un voto a maggioranza qualificata degli stakeholders.
Può anche costituirsi direttamente come SB inserendo la denominazione ‘benefit’ all’atto della costituzione presso un notaio. Le S.r.l. semplificate non richiedono la presenza di un notaio. Le clausole contrattuali riguardano principalmente denominazione, oggetto sociale, doveri e responsabilità degli amministratori, relazione annuale sull’operato benefit.
- Nomina di uno o più responsabili
Altrettanto importante per l’azienda è nominare uno o più amministratori responsabili che dovranno avere cura di bilanciare l’interesse degli azionisti e degli stakeholder.
La nomina deve essere inserita in un’apposita clausola dello Statuto o dell’atto costitutivo.
- Individuazione degli obiettivi per il 1° esercizio
Soltanto per il primo esercizio, occorrerà individuare gli obiettivi da perseguire secondo le finalità di beneficio indicate nello Statuto che impatteranno sulla gestione dell’attività aziendale. In seguito, tale attività proseguirà attraverso la redazione della relazione annuale.
- Scelta ed implementazione di uno standard di valutazione
Selezionare ed usare uno standard di valutazione d’impatto sviluppato da un ente terzo indipendente è fondamentale.
La legge non impone uno standard preciso, si limita a definire i requisiti da rispettare.
E’ possibile utilizzare il BIA (B Impact Assessment) e lo standard internazionale ISO 26000, che indica le linee guida sulla Responsabilità Sociale delle Imprese.
- Relazione annuale
Con la redazione della relazione annuale l’azienda descrive gli obiettivi, modalità ed azioni messe in campo dagli amministratori, eventi che possono aver impedito o rallentato il perseguimento degli obiettivi. Include la valutazione d’impatto ed i futuri obiettivi da raggiungere.
La relazione annuale verrà valutata da un ente terzo e andrà allegata al bilancio di esercizio, depositata presso il Registro Imprese e, se l’azienda dispone di un sito web, pubblicata sul portale aziendale.
Perché affidarsi ad un professionista
In caso di mancato perseguimento delle finalità di beneficio comune indicate nello Statuto, l’azienda può essere soggetta a sanzioni in base alle disposizioni del Codice del Consumo e del Dlgs. 2 agosto 2007, n.145 in merito alla pubblicità ingannevole al fine di impedire a chiunque di strumentalizzare il beneficio comune per altri fini.
La guida di un professionista nel percorso di sostenibilità è la strategia migliore per un’azienda e non solo per evitare sanzioni. Il supporto di un esperto serve a gestire al meglio le risorse, a conoscere la normativa, ad operare affinché la Società Benefit acquisisca quel valore aggiunto cui ambisce.