Se vi interessa il settore del commercio al fine di sviluppare il vostro business ma pensate che un negozio sia troppo oneroso e impegnativo per voi, oggi esistono anche altre strade per mettersi in proprio, che possono essere anche molto remunerative e dare grandi soddisfazioni. La possibilità di avviare la propria attività nel commercio senza sottostare a troppe normative e oneri burocratici fissi e inevitabili è quella di diventare ad esempio venditore ambulante. Venditori ambulanti sono ad esempio considerati tutti coloro che hanno un banco al mercato, indipendentemente dalla loro tipologia.Â
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Aprire un banco al mercato può quindi essere una soluzione per gestire una attività in proprio rimanendo flessibili, senza andare contro ad investimenti troppo grandi, come quelli dell’arredamento di punto vendita e senza essere soggetti a maggiori oneri fiscali. Inoltre, a seconda del periodo avrete il vantaggio di spostarvi da un luogo all’altro alla ricerca dei migliori clienti e delle miglio opportunità di vendita.
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Vediamo quindi come è possibile diventare venditore ambulante e quali sono i passaggi richiesti per aprire un banco al mercato.
Come diventare venditore ambulante e aprire un banco al mercato
Come prima cosa dovete decidere il settore di vendita di vostra pertinenza. Potete infatti decidere di vendere prodotti alimentari e frutta e verdura, oppure abbigliamento, scarpe, prodotti cosmetici e oggettistica. Scegliere questo settore in primo luogo in base alla conoscenza pregressa che avete dell’ambito, in modo da essere più competenti e saper meglio consigliare anche i vostri clienti.
Dovete inoltre considerare che un banco di prodotti alimentari sarà soggetto ad un numero maggiore di adempimenti burocratici e norme igieniche da rispettare rispetto ad un banco di abbigliamento. Tuttavia, con la crisi economica i prodotti alimentare sono quelli che hanno resistito meglio al calo nazionale delle vendite, quindi in questa fase dovrete valutare attentamente pro e contro di ogni situazione. Banche di prodotti cosmetici e oggettistica saranno più semplici da gestire ma dovrete certo differenziarvi dai vostri concorrenti per avere successo.
Una volta scelto il vostro settore di vendita dovete richiedere al Comune di residenza la licenza per operare come venditore ambulante e successivamente richiedere anche un posto fisso all’interno dello spazio riservato al mercato settimanale, cosa che in genere viene dato in concessione per un tempo di 10 anni. Nello spazio assegnato potrete quindi installare la vostra bancarella.
Potrete inoltre sfruttare la possibilità di girare per i diversi mercati della regione e partecipare a fiere di interesse nazionale. Se avete scelto di vendere prodotti alimentari dovrete frequentare un corso professionale regionale specifico per il settore e richiedere la necessaria concessione igienico – sanitaria dell’ASL.
Ottenute queste prime licenze dovete inoltre aprire una partita Iva e iscriversi alla Camera di Commercio come venditore ambulante. Dovrete inoltre registrarvi all’INPS, l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, al fine di versare i contributi previdenziali e di usufruire delle agevolazioni legate a infortuni e malattia presso l’INAIL.
In alternativa dovete sapere che se vendete prodotti artigianali frutto del proprio lavoro manuale, non avete bisogno di tutte queste autorizzazioni ma dovrete solo richiedere un permesso giornaliero di partecipazione al Comune e pagare una tassa.