La pensione integrativa è uno strumento finanziario che consente di ottenere, al raggiungimento dell’età pensionabile, una somma di denaro aggiuntiva rispetto a quella prevista dalla pensione pubblica.
Potendo essere considerate a tutti gli effetti delle forme di investimento, richiedono una scelta attenta e consapevole, volta a individuare la soluzione che meglio si adatti alla situazione finanziaria individuale.
Gli aspetti da valutare sono numerosi e vanno dalla tipologia ai contributi richiesti; anche sapere a che età si va in pensione di vecchiaia è importante per individuare la formula più congeniale e conveniente in base all’età che si ha al momento della sottoscrizione della pensionistica complementare.
In questo articolo vi spiegheremo che cosa sono le pensioni integrative, quali tipologie esistono e come scegliere quella più adatta alle vostre esigenze.
Pensione integrativa: di cosa si tratta
Quando si parla di pensione integrativa non si fa riferimento a un solo strumento finanziario, ma a vari prodotti, ognuno con caratteristiche proprie, che consentono a lavoratori dipendenti, liberi professionisti, imprenditori, ma anche disoccupati e casalinghe, di mettere da parte del denaro per il momento in cui andranno in pensione.
Alcune formule consentono, a determinate condizioni, di ricevere una parte del denaro spettante prima del raggiungimento dell’età pensionabile.
A livello pratico, la pensione integrativa non differisce poi molto da quella pubblica, in quanto anch’essa richiede il versamento di contributi periodici che consentiranno di ottenere entrate di importo variabile al raggiungimento della pensione.
Tuttavia ci sono degli elementi in cui differiscono, ovvero:
- la libertà di scelta: ognuno può decidere liberamente se sottoscrivere o meno una pensione integrativa e a quale affidarsi;
- il target di riferimento: sebbene il target vari in base al prodotto, tutti possono individuare una pensione complementare adatta a loro;
- l’utilizzo fatto dei contributi versati: il denaro versato nelle pensioni integrative viene utilizzato, dai gestori dei fondi, per acquistare prodotti di investimento.
Tipologie di pensione integrativa
Chi è interessato a questo prodotto finanziario, può scegliere tra tre differenti formule:
- i fondi pensione aperti: istituiti da SIM, SGR, compagnie di assicurazioni o banche, questi fondi pensione sono, come dice il nome stesso, aperti a chiunque, dai lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato al disoccupato. Per accedere a un fondo pensione aperto non è necessario avere un lavoro specifico, disporre di busta paga o altro, ma è sufficiente avere la possibilità di effettuare i versamenti contributivi richiesti;
- i fondi pensione chiusi: a differenza dei precedenti, questi fondi sono aperti esclusivamente a specifiche categorie di lavoratori. I soggetti che possono farne richiesta variano in base al fondo e all’associazione di categoria o alla fondazione che lo ha istituito.
- i piani pensionistici individuali: noti anche con l’acronimo PIP, questi strumenti finanziari sono delle formule assicurative, istituite dunque esclusivamente da compagnie di assicurazione, che permettono di ottenere un reddito variabile quando si va in pensione. Come i fondi pensione aperti, sono accessibili a tutti.
Come individuare la pensione integrativa giusta
Per individuare il tipo di pensione integrativa giusta, oltre a chiedere consiglio a consulenti finanziari ed esperti del settore, è necessario valutare con attenzione le caratteristiche del fondo, tenendo conto, tra le altre cose, dei settori di investimento scelti dai gestori, dell’ammontare dei versamenti richiesti, della solidità, dei requisiti e dell’eventuale possibilità di ricevere le somme spettanti in anticipo.