Osservare i fenomeni naturali e saper prevedere quale sarà la loro evoluzione. È questa una delle capacità del meteorologo, il quale utilizza le sue conoscenze per prevedere cosa avverrà all’interno dell’ atmosfera terrestre e cosa ne sara del tempo atmosferico giorno dopo giorno. Oggi l’osservazione del tempo è una pratica e una professione che si serve di metodi quantitativi e scientifici, nonché di una grande mole di dati statistici. Un tempo, invece, tutto questo veniva fatto semplicemente osservando il cielo.
Le previsioni del tempo, molto seguite a livello nazionale, hanno una precisione e una attendibilità che arriva all’80 per cento, almeno per quanto riguarda i primi due o tre giorni, sia a livello locale che a livello nazionale, anche grazie al lavoro dei meteorologi.
Ma come si fa a diventare meteorologo?
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In questa piccola guida abbiamo raccolto le informazioni più utili per capire come funziona questa professione e quali sono i compiti richiesti ai professionisti che svolgono tale lavoro e come poterlo intraprendere.
Come diventare meteorologo
Il meteorologo è il professionista indiscusso delle previsioni del tempo, e, nel suo lavoro, si occupa di raccogliere e leggere i dati relativi all’andamento dei fenomeni meteorologici, utilizzando strumenti tecnologici come satelliti, sonde e stazioni meteorologiche. I parametri rilevati vengono quindi interpretati ed elaborati utilizzando modelli numerici e scale globali, che consentono di avere una visione più chiara anche dei fenomeni locali. I meteorologi impiegano il loro tempo anche nel trascrivere le previsioni, redigendo bollettini da diffondere attraverso i media e i canali di informazione o scrivendo articoli e contributi per giornali e riviste. Importante, infine, anche la loro attività di ricerca.
Per poter arrivare a svolgere questa interessante professione si possono percorrere due diverse strade. La prima è quella di conseguire una laurea in materie come fisica, matematica, scienze nautiche, con la quale si può diventare meteorologi del genio aeronautico, superando successivamente un concorso. Si accede sempre attraverso una selezione, costituita da prove psico fisiche, attitudinali, prove professionali e così via.
Il secondo metodo per diventare meteorologo è quello di intraprendere sin da giovani la carriera militare, che si sceglie tra i 17 e i 22 anni, mentre i giovanni con una età compresa tra i 23 e i 26 anni possono partecipare alle selezioni per gli allievi sottufficiali.
Vi è poi un terzo modo per diventare meteorologo. È quello di iscriversi ad una delle facoltà universitarie italiane che preparano gli esperti di questa disciplina, tra cui il corso di laurea in fisica dell’atmosfera e meteorologia dell’Università di Bologna oppure dell’Università Tor Vergata di Roma, oppure della facoltà di fisica dell’Università di Torino. Per chi vuole, invece, proseguire il proprio percorso di studi c’è un master in meteorologia applicata presso l’Università di Firenze.
Per partecipare ai master occorre avere un po di conoscenze specifiche nel settore: serviranno ad esempio modelli matematici, statistici e formativi, avere una buona dimestichezza con il metodo sperimentale. Per poter lavorare con altri esperti ai meteorologi si richiede infine e inoltre di saper lavorare in gruppo.