Eleonora Di Vona, presidente dell’Ungdcec, ha compiuto un interessante intervento circa le caratteristiche del dpr Severino sulla riforma delle professioni. Un intervento di valutazione accorta del testo definitivo della revisione degli ordini professionali, definito “senza dubbio assai migliore di quello inizialmente abbozzato e proposto dal governo”. Vediamo quali sono state le conclusioni del presidente dell’Unione giovani, e le valutazioni di merito sugli sforzi compiuti dall’esecutivo nel dpr.
“Cominciamo innanzitutto col dire che” – esordisce Di Vona – “nonostante i giovani e il loro più agevole e spedito ingresso nel mondo professionale siano ufficialmente al primo posto nelle preoccupazioni di tutti, Governo, Parlamento, Cup, singoli Consigli nazionali, nessuno ha raccolto il nostro reiterato invito a prevedere espressamente la rimozione, ovunque previste, delle norme ordinamentali che limitano la partecipazione attiva alla vita di categoria al possesso di requisiti minimi di anzianità di iscrizione all’Albo”.
Per quanto riguarda il tirocinio, “prendiamo atto con soddisfazione che, nella relazione di accompagnamento al dpr, si spiega che il problema del raccordo, tra il dimezzamento a 18 mesi del tirocinio professionale e la norma di derivazione europea che impone il mantenimento a 36 mesi del tirocinio per revisore legale, non è inserita perché la revisione legale è una mera funzione e non essa stessa una professione (e quindi, in quanto tale, non è materia che può trovare spazio in un dpr che riguarda solo la riforma delle professioni)”.
“Ciò detto” – conclude tuttavia Di Vona – “è chiaro che però, per i giovani che si affacciano alla professione di dottore commercialista, questa soddisfazione si trasformerà in sconcerto e finanche indignazione ove, nei decreti attuativi del dlgs 39/2010, non verrà trovata la giusta soluzione tecnica per consentire che, ferma restando la diversa durata del periodo prodromico alla possibilità di iscrizione all’Albo e il registro, rimanga possibile accedere a entrambi sostenendo un unico esame di stato”.
Nei prossimi giorni riporteremo ulteriori pareri circa il discusso dpr Severino sulla riforma delle professioni.