Torniamo ancora sul concorso Banca d’Italia per la ricerca di 76 coadiutori ricordandovi che la scadenza per la presentazione delle domande è relativa a martedì 5 marzo. Un termine utile per poter entrare nell’istituto banchiere centrale in qualità di coadiutore, scegliendo un indirizzo tra discipline economiche e aziendali, statistiche e matematico-finanziarie, di vigilanza bancaria e finanziaria e di vigilanza ispettiva. Vediamo allora brevemente quali sono le caratteristiche del bando, e in che modo potersi candidare.
Stando a quanto vogliamo ricordare in questa sede, il bando prevede l’assunzione di:
- 30 coadiutori con orientamento nelle discipline economico-aziendali
- 20 coadiutori con orientamento nelle discipline giuridiche
- 7 coadiutori con orientamento nelle discipline statistiche e/o matematico-finanziarie
- 19 coadiutori con orientamento nelle discipline economiche e/o giuridiche per le esigenze della funzione di vigilanza ispettiva centrale su intermediari bancari e finanziari.
La sede di lavoro sarà Roma. Tuttavia, è ben noto come lo svolgimento dell’attività richiesta possa richiedere la prolungata permanenza presso le sedi dei soggetti ispezionati. Sono pertanto domandate adeguate flessibilità di lavoro, per potersi spostare e adattare a diversi contesti. Per le trasferte sono comunque previsti specifici trattamenti economici.
Per partecipare al bando è necessario essere in possesso di laurea specialistica/magistrale e averla conseguita con un punteggio di almeno 105/110 o una votazione equivalente. L’età massima è di 40 anni. Le domande dovranno essere presentate entro le ore 18 del 5 marzo 2013 utilizzando esclusivamente l’applicazione disponibile sul sito della Banca d’Italia, all’indirizzo bancaditalia.it.
Una volta inviata la domanda, sarà possibile partecipare a dei test preselettivi (è probabile che le domande superino le 2 mila unità; in caso contrario non sarà necessario procedere mediante tale fase). Superati i test scritti, occorrerà affrontare una prova orale, consistente in un colloquio sulle materie indicate nei programmi allegati e in una conversazione in lingua inglese; possono inoltre formare oggetto di colloquio l’argomento della tesi di laurea e le esperienze professionali maturate.