Non arrivano notizie particolarmente positive per tutti coloro che si erano iscritti e hanno preso parte al concorso STEM. Sono state ben oltre 5000 le persone, per la precisione 5137, che si erano presentate in Lombardia per affrontare questo particolare bando di storico.
Il concorso STEM, infatti, è nato con dei presupposti ben precisi, ovvero quelli di trovare una soluzione per risolvere una lacuna che ha veramente fatto la storia, ovvero quella legata alla m mancanza costante di professori non solo di matematica, ma pure di materie scientifiche e tecniche, sia in riferimento all’insegnamento presso le scuole medie che per quanto riguarda le scuole superiori.
Ebbene, i primi risultati non sono certo molto incoraggianti, dal momento che solamente un candidato su quattro è stato in grado di passare il primo step, ovvero la prova scritta. Non è finita qui, dal momento che in qualche classe di concorso i promossi hanno raggiunto un numero ancora più basso.
Giusto per fare un esempio, la classe A20, ovvero quella di fisica, ha visto un numero di candidati promossi veramente ridotto all’osso, dal momento che meno del 10% è stato in grado di superare il test a crocette. Invece, nella classe A27, ovvero quella di matematica e fisica, e quella A26, quella solo di matematica, si arriva a toccare il 16%.
Dei dati decisamente migliori sono stati registrati solamente con la classe A28, ovvero quella con matematica e scienze, che vedeva anche la presenza del maggior numero di candidati in termini assoluti, ovvero ben 3346 persone. In questo caso, i bocciati ammontano a ben 2439 candidati. Molto meglio hanno saputo fare i candidati della classe A041, visto che ben il 36% è riuscito a superare la prova scritta e a raggiungere la prova orale.
In effetti, il risultato delle prove scritte è stato veramente di basso livello, come ha voluto mettere in evidenza Tobia Sertori, il segretario Flc Cgil Lombardia, che ha messo in chiaro le cose nel corso di una recente intervista. Infatti, ha fatto intendere come un risultato del genere dovrebbe portare il Ministero a farsi inevitabilmente delle domande. Anche per via del fatto che i candidati hanno tutti raggiunto la laurea nella materia di riferimento e hanno pure ottenuto i 24 crediti che sono necessari per poter pensare di diventare insegnante. Insomma, potrebbe esserci qualche problema nelle domande, ma intanto, sull’Intero territorio italiano sono 6129 i posti banditi, anche se tanti, a questo punto, rischiano di rimanere scoperti.Â