Chi ha detto che, quando nasce un figlio, debba essere per forza la madre a lasciare il lavoro? Anche i papà hanno diritto a contribuire nella crescita dei figli e, quindi, “cimentarsi” e districarsi tra passeggini e biberon. Con questo obiettivo, nella Regione Piemonte, è nato un importante progetto, denominato “Insieme a papà“, grazie al quale le mamme possono rientrare al lavoro, mentre i papà possono occuparsi ed avere più tempo per la crescita dei propri figli piccoli. Il progetto, promosso in Piemonte dall’Assessorato alle Pari opportunità, con la collaborazione ed il sostegno sia dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), sia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, prevede che ai papà vada un contributo aggiuntivo mensile pari a 400 euro se questi optano per il congedo parentale nel primo anno di vita dei propri figli; in questo modo, quindi, si favorisce sul territorio piemontese il ritorno delle mamme al lavoro e, soprattutto, si fa in modo che sia la mamma, sia il papà, possano costruire con i propri figli un rapporto speciale sin dalla tenera età.
L’iniziativa nel suo complesso, quindi, mira a non penalizzare oltremodo le mamme lavoratrici che, quando nasce un figlio, e quando poi si tratta di conciliare il tempo di lavoro con quello da dedicare alla famiglia, sono costrette spesso a fare delle rinunce dal fronte della carriera a livello professionale.
Contestualmente alla misura agevolativa a favore dei papà con figli piccoli, l’Amministrazione regionale nei giorni scorsi, a fronte di una dotazione finanziaria complessiva pari a 3 milioni di euro, ha presentato anche altri bandi finalizzati a garantire per il lavoro flessibilità e conciliazione. Trattasi, nello specifico, di bandi per la promozione ed il sostegno del telelavoro, per realizzare nidi aziendali, ma anche per l’aggiornamento professionale delle donne in congedo parentale e per la diffusione del cosiddetto job sharing.