La Cisl nel suo ultimo Consiglio Generale riunito a Roma il 16 luglio 2010 avente come tema la concertazione territoriale e la contrattazione decentrata ha posto in evidenza un nuovo modello contrattuale.
Di sicuro, le recenti novità in Fiat hanno aperto, nel mondo sindacale, ampie discussioni.
Uno degli aspetti più interessanti messi in evidenza è il nuovo ruolo del salario e la partecipazione economica ai risultati dell’azienda.
Per il secondo sindacato italiano, la partecipazione agli utili e ai risultati dell’impresa è anche un modo per valorizzare e promuovere il lavoratore nell’azienda.
In che modo pensa di realizzare il suo modello di contrattazione? Secondo la Cisl occorre ridefinire un salario di partecipazione, collegato ai risultati
dell’impresa e alle specifiche condizioni dei territori.
Una spinta verso questa nuova concezione può venire dallo Stato con la decontribuzione e la defiscalizzazione.
In effetti, questi meccanismi possono essere applicate per tutte le componenti che contribuiscono ad elevare il grado di competitività dell’organizzazione in tutti i settori del mondo del lavoro.
Secondo gli studi della Cisl andrebbero privilegiati i premi legati ad un insieme di parametri: da quelli economico-finanziari alla produttività fino a premiare l’efficienza.
In ogni caso, i parametri messi in campo devono essere verificabili e monitorabili.
Non solo, per la Cisl occorre anche considerare la situazione contingente delle aziende. Così, nelle aree dove le aziende mantengono margini di redditività è possibile configurare un tipo di contrattazione acquisitiva, mentre nelle aree dove l’azienda ha una riduzione dei margini di redditività occorre predisporre meccanismi che possono sostenere la crescita.
A questo riguardo la Cisl sostiene attivamente la possibilità di accedere da parte dei lavoratori al capitale in modo diretto o indiretto con opportuni meccanismi di incentivazione.
In modo diretto è il lavoratore che decide di partecipare o meno al capitale aziendale attraverso l’acquisto di azioni.
Nel modo indiretto la partecipazione è svolta attraverso la destinazione collettiva di quote volontarie della retribuzione accessoria all’acquisto di azioni o di quote del capitale sociale che saranno gestite collettivamente tramite la costituzione di fondazioni o di associazioni ad hoc.
In questo ultimo caso il sindacato parteciperebbe in modo diretto alla gestione dell’azienda.