I lavoratori di ben sedici aziende in crisi potranno in Toscana sia mantenere il proprio posto di lavoro, sia continuare a percepire uno stipendio dignitoso. A darne notizia è l’Amministrazione regionale che al riguardo è scesa in campo stanziando dei contributi legati ad un apposito fondo che integra la paga di chi, a seguito dell’adesione ai cosiddetti contratti di solidarietà, s’è visto ridotto l’orario di lavoro. I lavoratori delle aziende per cui la Regione è scesa in campo sono, nel Comune di Pisa, quelli di Mitsuba Italia, Metaware, TMM, LMF Biokimica, Codyeco, Conceria Sirte, Conceria Antiba e Industria Calzaturiera Marros. A Firenze l’integrazione dello stipendio, che sarà erogata nei prossimi giorni, riguarda i lavoratori di Pelletteria Lucy di Luciana Ugolini, Calzaturificio Due Elle, Nuova Cev, G.G. Macchine di Gherardi Tiziano, Stile di Nidiaci e C. e Salvatore Ferragamo Italia; a Livorno DL Servizi Industriali ed a Siena Querciolaie Rinascente SC.
L’intervento della Regione Toscana permetterà ai lavoratori di affrontare meglio le difficoltà congiunturali e la riduzione dell’orario di lavoro, mentre l’impresa a sua volta potrà preservare la propria attività produttiva, seppur a ritmi ridotti a causa della crisi e del calo delle commesse, in attesa che arrivino tempi migliori.
A giorni la Regione effettuerà i primi pagamenti relativi ai contributi che sono stati stanziati; i fondi saranno erogati alle aziende sopra citate che a loro volta effettueranno a favore del lavoratore l’integrazione in busta paga il cui importo è funzione della percentuale oraria del contratto di lavoro. In merito alla misura la Regione Toscana fa presente sia come il Bando sia attualmente aperto, sia come ci siano delle domande che risultano essere ancora nella fase di istruttoria. Nel momento in cui i fondi si saranno esauriti, l’Amministrazione regionale provvederà a rifinanziare il progetto a sostegno dei lavoratori, e ad aprire un nuovo Bando.