È stata siglata nei giorni scorsi la nuova intesa siglata tra la Fiat ed i sindacati Fim, Uilm, Fismic e Ugl. Il nuovo contratto si applica a tutti i lavoratori del gruppo Fiat, ovvero circa 86mila dipendenti, dall’inizio del prossimo anno.
Il nuovo contratto tocca diversi punti, dalle questioni economiche fino ad arrivare a quelle tipicamente normative. Si prevede, ad esempio, l’introduzione di un premio di risultato di 600 euro, di uno scatto ulteriore di anzianità per tutti gli addetti, un aumento reale della paga base, l’incremento retributivo sullo straordinario, la riconferma dei due livelli di contrattazione e un nuovo inquadramento professionale.
Non solo, il nuovo accordo interviene anche sulla disciplina delle rappresentanze aziendali con la conferma del sistema delle Rsa attraverso il voto proporzionale ed il metodo elettivo insieme ad una nuova formulazione della disciplina delle malattie allo scopo di aumentare il controllo e inserire nuove utili a dissuadere i malati e contrastare l’assenteismo.
Uno dei punti più controversi è la mancanza delle Rsu sostituite dalle Rsa (rappresentanti sindacali aziendali): queste ultime saranno nominate dalle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto sulla base di quanto previsto dall’articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori con l’esclusione dei rappresentati della FIOM visto che non hanno firmato l’intesa.
Il nuovo contratto del gruppo è praticamente quello che è stato firmato lo scorso 29 dicembre 2009 per lo stabilimento di Pomigliano. Secondo alcune indicazioni emerse si ricava che nel nuovo contratto sono state inserite alcune maggiorazioni, dal 50% al 60%, sullo straordinario prestato nella giornata di sabato e l’aggiunta ai cinque scatti di anzianità biennali di un sesto scatto quadriennale.
Aspetto dolente è stata la volontà di utilizzare un’organizzazione del lavoro articolata su 18 turni (3 al giorno su 6 giorni), con una settimana di 6 giorni lavorativi e la successiva di 4 giorni, l’azienda potrà chiedere di lavorare al sabato e fino a 120 ore di straordinario (80 in più di quelli attuali).
Infine, sono state anche previste riduzioni delle pause da 40 a 30 minuti con la monetizzazione in busta paga dei 10 minuti tagliati e l’uso della clausola di responsabilità in base alla quale chi non rispetta gli accordi verrà sanzionato in termini di contributi e permessi sindacali.