I finanziamenti a tassi d’usura rappresentano uno degli aspetti maggiormente critici delle difficoltà in cui vertono decine di migliaia di imprenditori italiani i quali, non riuscendo ad avere accesso al tradizionale credito bancario, purtroppo sovente ricorrono a finanziamenti non leciti, erogati da privati cittadini a tassi di interesse che superano di gran lunga la soglia istituzionale ammessa affinchè non si possa parlare apertamente di usura.
Ebbene, proprio al fine di scongiurare il propagarsi di queste cattive e drammatiche pratiche, e al fine di portare alla luce le stesse, la Provincia di Firenze ha stanziato un fondo antiusura, attraverso il quale sostenere l’1% degli interessi maturati dal finanziamento, sotto forma di prestito rateale, e per un importo massimo di 250 euro. Nell’ipotesi di mutuo con rilascio di garanzia ipotecaria, la somma del contributo è pari allo 0,25%, con un massimo di 500 euro.
Il contributo di emergenza viene concesso a tutti quei debitori che abbiano già provveduto al pagamento delle prime dodici rate mensili di ammortamento, impedendo pertanto che i debitori, alle prime difficoltà economico finanziarie, vadano a ricercare un presunto “aiuto” attraverso crediti rilasciati a condizioni ben poco lecite.
A commentare l‘iniziativa di cui sopra è stata – negli scorsi giorni – l’Assessore provincia Antonella Coniglio, che ricorda come a cinque mesi dall’accordo sottoscritto tra la Provincia di Firenze e la Fondazione Toscana Prevenzione Usura (l’intesa fu siglata nel giugno 2011), già discreti siano i risultati conseguiti.
A livello di intera Provincia, infatti, le garanzie rilasciate dalla Fondazione avrebbero permesso di erogare 22 finanziamenti complessivi, per un totale di 1.400.000 euro, con una media di 70 mila euro per finanziamento. Attività che vanno ora a integrarsi con il contrasto alla propagazione delle pratiche usurarie, con piccoli contributi che rimangono di elevata significatività per il contrasto alle pratiche di cui abbiamo discusso.