Sono stati pubblicati pochi giorni fa gli esiti relativi al bando per l’ottenimento di finanziamenti nel settore alberghiero della Regione Calabria. Esiti che hanno fatto sorridere i pochi operatori ritenuti beneficiari dell’intervento finanziario, e hanno fatto storcere il naso ai molti potenziali beneficiari, rimasti invece fuori dall’esito delle graduatorie, la cui inclusione avrebbe permesso invece un miglioramento delle strutture alberghiere.
Stando a quanto riportato sulla stampa locale, infatti, dopo oltre un anno di attesa per l’elaborazione dell’esito del bando, delle 85 imprese che erano state inizialmente ammesse per l’ottenimento dei contributi, solamente 23 (cioè, il 27%) riceveranno concretamente i finanziamenti per poter ammodernare e migliorare la propria attività imprenditoriale all’interno del settore turistico.
Le altre 62 imprese, rimaste fuori dall’ambito degli effettivi beneficiari “dovranno accontentarsi” – così il deputato del Partito Democratico Franco Laratta e il capogruppo dello stesso partito alla regione Calabria Sandro Principe – “di aver partecipato ad una selezione che ha fatto loro perdere tanto, troppo tempo, per poi sentirsi dire che i finanziamenti non bastano per tutti e che le loro iniziative non possono essere agevolate”.
Insomma – proseguono ancora i due – “le imprese turistiche hanno atteso una lunga e defatigante selezione fatta da una commissione lumaca, hanno pagato consulenti, raccolto certificati, elaborato progetti e richiesto preventivi inutilmente”.
Alla luce delle critiche e delle polemiche, rimane tuttavia il rammarico per non aver potuto rendere beneficiarie dei contributi un numero più elevato di imprese operanti nel settore turistico calabrese, sicuramente ad alta potenzialità, e ce avrebbero potuto sfruttare le agevolazioni per poter dare il via a nuovi investimenti, con ricadute positive su alcuni altri comparti dell’economia calabrese, come ad esempio settore edili e – nel mercato locale del lavoro – sui giovani disoccupati della Regione.