La Commissione Europea ha presentato recentemente una nuova proposta di regolamento finalizzata a generare un mercato stabile e solido per l’erogazione di fondi di investimento in imprese sociali, che attualmente ricomprendono oltre il 10% di tutte le attività imprenditoriali del vecchio Continente, impiegando un parco di risorse umane che ha già superato la soglia delle 11 milioni di unità.
Le imprese sociali, tuttavia, scarsamente possono contare su stabili appoggi da parte delle autorità pubbliche, e nonostante i contributi erogati dallo Stato, spesso il destino delle attività imprenditoriali sociali è deciso dal supporto di qualche investitore privato, mediante fondi di investimento che la proposta di regolamento della Commissione Europea vuole ora incentivare e rendere maggiormente dinamici.
Tra le misure proposte dalla Commissione, infatti, si può annoverare l’introduzione di un marchio UE, che sia legato alla costituzione e allo sfruttamento del Fondo Europeo per l’Imprenditoria Sociale, e che permetterà agli investitori di poter ottenere in maniera più celere e sicura i fondi da utilizzare per il finanziamento delle imprese europee a carattere sociale.
Altre misure faranno invece riferimento al supporto della raccolta fondi a livello nazionale, con semplificazione e unificazione delle varie disposizioni nazionali, in un nuovo pacchetto di azione che disciplinerà in maniera omogenea le raccolte fondi in tutto il territorio europeo.
Tra le principali dichiarazioni a margine del varo della proposta, Michel Barnier (Commissario europeo per il mercato interno e servizi) ha affermato come le imprese sociali siano in grado di realizzare “proprio quel tipo di crescita intelligente, inclusiva e sostenibile, che oggi giorno è ritenuta tanto importnate per l’economia europea. Le nuove misure che proponiamo contribuiranno all’espansione di queste imprese in Europa, garando loro i necessari finanziamenti affinchè possano crescere, soprattutto in questo periodo di crisi”.