Sono più che positivi i dati Erasmus 2011. Secondo gli stessi organizzatori, infatti, il programma Erasmus, dopo 25 anni di attività, ha chiuso il proprio “bilancio” 2010 – 2011 con numeri record, con oltre 231 mila studenti di tutta Europa che hanno partecipato alle attività formative, prendendo la via dell’estero e ricevendo borse di studio per poter trascorrere un periodo di formazione all’interno di una Università o di una azienda straniera.
Un fortissimo incremento di domande, con uno sviluppo di 8,5 punti percentuali rispetto al precedente anno accademico. “Da quanto ha preso il via, nel 1987, il programma ha offerto a più di 2,5 milioni di studenti europei l’opportunità di andare all’estero per studiare presso un’istituzione di istruzione superiore o per un collocamento lavorativo in impresa2 – ha spiegato la Commissione europea che mira a tagliare il traguardo dei 3 milioni di studenti entro il 2012 – 2013, con un budget di 460 milioni di euro.
Ma quali le destinazioni più popolari? Nonostante la crisi, le aree mediterranee sembrano andare piuttosto forte. La Spagna è infatti la destinazione più gettonata dagli studenti europei, mentre il Lussemburgo sarebbe il Paese che ha inviato all’estero il maggior numero di studenti in proporzione alla popolazione studentesca nazionale.
In Italia gli studenti stranieri arrivano soprattutto all’interno delle Università di Bologna, Roma e Firenze, seguite dal politecnico di Milano, dall’Università di Padova e da quella di Torino.
► CONCORSO ERASMUS PER GIOVANI EUROPEI
Per quanto infine concerne il numero complessivo di studenti che hanno usufruito di uno sostegno nell’anno accademico 2010 – 2011, circa 190 mila persone hanno scelto di trascorrere fino a 12 mesi del loro programma di laurea all’estero in uno dei 32 Paesi che partecipano a Erasmus. Oltre ai collocamenti formativi, sono risultati di particolare interesse quelli relativi ai progetti di lavoro in imprese estere, offerti dal programma a partire dal 2007. Circa uno studente su sei ha finora scelto questa opzione, con una crescita del 15% rispetto all’anno precedente.