Colloquio di lavoro? Che paura! Sono molti i potenziali candidati che alla vigilia di un colloquio di lavoro non sanno comportarsi, cosa dire .. E’ fondamentale riuscire a trasmettere al selezionatore serietà, professionalità e voglia di imparare. E poi?
Risponde a questa domanda Gi Group, un’agenzia per il lavoro che propone un decalogo di consigli per riuscire a sfruttare al meglio l’occasione di un colloquio di lavoro, specie in un periodo di generale difficoltà come quello attuale in cui le occasioni di lavoro sono meno numerose che in passato.
1) Essere informati
Nel momento in cui viene fissato l’appuntamento per il colloquio è fondamentale acquisire informazioni relative all’azienda per cui ci si candida, consultando il sito internet per comprenderne dimensioni, settore, attività di business e posizionamento sul mercato. D’altra parte è utile anche rileggere accuratamente l’annuncio a cui si è risposto e rivedere il proprio cv, onde evitare di farsi cogliere impreparati o di rispondere in modo incoerente in fase di colloquio.
2) Controllare l’emotività e l’ansia
Innanzitutto essere ben preparati sull’azienda e il ruolo per cui ci si propone, è un buon punto di partenza per riuscire a mantenere un atteggiamento sereno e positivo.
In ogni caso, il colloquio non va mai visto come un momento in cui si viene giudicati, piuttosto, invece, come un’occasione da sfruttare a pieno, per scambiarsi informazioni utili con il selezionatore al fine di capire se sia o meno un lavoro adatto a noi. Inoltre, è buona norma non entrare troppo nella propria sfera personale, mantenendo una più discreta distanza professionale.
3) Atteggiamento professionale e dinamico
In linea generale sono da evitare sia un atteggiamento aggressivo o troppo sicuro di sé che uno troppo informale o peggio passivo che dia l’impressione di subire il colloquio senza parteciparvi attivamente. Solitamente sono, invece, apprezzati, l’atteggiamento professionale e la chiarezza d’idee, che però non devono trasformarsi in rigidità, ma essere invece supportate da un buono spirito di adattamento.
4) Essere coerenti
Durante il colloquio, le domande da parte del selezionatore possono vertere su diversi aspetti, dal curriculum vitae, alle esperienze lavorative, per arrivare alle proprie aspettative, ai propri interessi fino all’autovalutazione del proprio carattere. Nel rispondere è importante essere coerenti anche perché spesso vengono fatte domande di verifica qualora si evidenziassero aspetti poco chiari.
5) Non mentire
Così come per la stesura di un cv, anche in fase di colloquio è indispensabile, quindi, non mentire ed essere trasparenti. Un selezionatore, infatti, abituato a gestire i colloqui, non ci metterà molto a scoprire le incongruenze con l’unico risultato di apparire insicuri o peggio inaffidabili.
6) Dimostrarsi disponibili e flessibili
Evidenziare le proprie preferenze in ambito lavorativo senza che queste diventino un vincolo o causa d’irrigidimento, perché se da un lato è importante dimostrare di non essere disposti ad accettare “qualunque lavoro”, dall’altro comprendere il contesto, anche e soprattutto in questo periodo di difficoltà generale, dimostrando volontà di mettersi in gioco e disponibilità ad adattarsi, può senza dubbio essere una carta vincente.
7) Ascoltare con attenzione e rispondere con chiarezza
Per rispondere in modo chiaro, conciso ma esaustivo è innanzitutto necessario ascoltare attentamente le domande che vengono rivolte, tentando di cogliere in profondità il loro significato. Tono pacato, lessico ricco e privo di espressioni dialettali o slang sono poi generalmente molto apprezzati, così come la capacità di evitare divagazioni o al contrario risposte estremamente sintetiche, quasi a monosillabi.
8 ) Puntuali, ma non troppo
È importante presentarsi presso la sede del colloquio in orario, quindi, né con largo anticipo né in ritardo. L’ideale è arrivare massimo 15 minuti prima dell’orario prefissato, per avere la possibilità di acclimatarsi osservando l’ambiente circostante senza però creare disturbo. Inoltre, in caso di ritardo, per qualsiasi impedimento va avvertito il selezionatore; non farlo, infatti, è generalmente percepito come disinteresse e mancanza di rispetto verso chi vi sta aspettando.
9) Come vestirsi?
L’abbigliamento in linea generale deve essere pulito, ordinato e sobrio poiché il primo impatto è importante e può influenzare l’andamento stesso del colloquio. Senza dubbio poi, anche l’abbigliamento va adeguato al contesto lavorativo; ben diverso sarà infatti il modo di presentarsi a seconda che si tratti di un contesto formale, come ad esempio nel caso di banche e assicurazioni, piuttosto che nell’ambito della comunicazione pubblicitaria in cui è spesso concesso più estro.
10) Mostrare curiosità
Nella fase finale del colloquio spesso il selezionatore rivolge la classica domanda: “Ha ulteriori informazioni da chiedere?”. In questo caso è, ancora una volta, importante dimostrarsi curiosi. In questa fase, infatti, il candidato può esprimere eventuali dubbi o richiedere ulteriori informazioni non emerse durante il colloquio. In un primo momento, poi, è consigliabile non mostrare troppo interesse per la retribuzione, argomento generalmente discusso nei colloqui successivi.
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