La Camera, con 281 sì e 196 voti contrari ha approvato in via definitiva il Decreto Gelmini sul riordino dell’Università (a questo proposito, ricorderete le varie proteste dello scorso novembre ad opera di insegnanti e studenti).
Cosa dice il Decreto?
Per cercare di limitare i vari Concorsopoli & co.:
Le commissioni che giudicheranno gli aspiranti professori universitari di prima e seconda fascia saranno composte, a differenza di quanto accadeva finora, da 4 professori sorteggiati da un elenco di commissari eletti a loro volta da una lista di ordinari del settore disciplinare oggetto del bando e da un solo professore ordinario nominato dalla facoltà che ha richiesto il bando. Lo scopo è quello di evitare di predeterminare l’esito dei concorsi e di incoraggiare un più ampio numero di candidati a partecipare. Per quanto riguarda i ricercatori, in attesa di un riordino organico del sistema di reclutamento, le commissioni che giudicheranno i candidati al concorso saranno composte da 1 professore associato nominato dalla facoltà che richiede il bando e da 2 professori ordinari sorteggiati da una lista di commissari eletti tra i professori appartenenti al settore disciplinare oggetto del bando. La valutazione dei candidati avverrà secondo parametri riconosciuti in ambito internazionale.
Per quel che riguarda i ricercatori:
Per favorire l’assunzione dei giovani ricercatori, il blocco del turn over (a quota 20% nelle altre amministrazioni) viene elevato al 50%. Delle possibili assunzioni presso le Università, almeno il 60% dovrà essere riservato ai nuovi ricercatori.
Un cenno anche alle borse di studio:
….Un incremento di 135 milioni di euro sarà, infatti, destinato ai ragazzi capaci privi di mezzi economici.
L’Università italiana soffre già da tempo di tagli al personale, di concorsi truccati, di spese inutili, di corsi di laurea con pochissimi iscritti e di tante fughe di cervelli all’estero (questo perchè riuscire a lavorare in Italia è quasi impossibile). Ci chiediamo se questo Decreto riuscirà a dare una svolta positiva e se contribuirà a creare davvero nuovi posti di lavoro…
3 commenti su “Università: è legge il Decreto Gelmini”