L’obiettivo del decreto sviluppo è certamente quello di dare un serio sforzo alla ripresa del Paese e, in questo contesto, di certo non può mancare una nuova politica a favore dell’edilizia residenziale con contributi sull’efficienza energetica.
In effetti, il decreto messo a punto dal governo Monti contiene una serie di incentivi fiscali orientati sulle abitazioni che ora si trovano allineati a quelli dell’efficienza energetica, cioè in ordine del 50%, insieme ad una nuova semplificazione per le autorizzazioni di DIA e SCIA.
Non solo, il decreto Sviluppo tende anche a incentivare la ripresa del mercato delle costruzioni puntando sul settore abitativo puntando sul rispristino dell’IVA per cessioni e locazioni su nuove costruzioni e il cosiddetto Piano delle città, per la riqualificazione di aree urbane degradate, con i fondi del Piano di edilizia abitativa.
Infatti, nel delicato settore delle detrazioni per interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico si prevede l’intervento sulle agevolazioni per lavori di ristrutturazione di interventi edilizi ordinari con un aliquota del 50% rispetto al precedente 36% accorpando, di conseguenza, con quelle per l’efficienza energetica (il 50% rispetto al precedente 55%).
Il decreto entra anche nel delicato settore delle semplificazioni in materia di autorizzazioni per l’esercizio dell’attività edilizia: si va a semplificare i meccanismi procedurali per l’ottenimento degli assensi edilizi coinvolgendo la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività, in cui l’attività edilizia può partire contestualmente) e la DIA (Denuncia di inizio attività, in cui l’attività edilizia può partire decorso un dato termine) viene generalizzata la possibilità di sostituire atti e pareri
Ricapitolando, così, il contesto delle detrazione per ristrutturazioni edilizie possiamo ricordare che dall’entrata del Decreto Svluppo e fino al 30 giugno 2013 il bonus passa dal 36 al 50% con un limite di spesa massimo ammesso pari 96 mila euro. Successivamente, ossia dopo il 1 luglio 2013 il bonus ritorna al 36% ed limite massimo di spesa a 48 mila euro, così come stabilito in precedenza.