La disoccupazione è in aumento tra gli Under 35; a dirlo sono gli ultimi dati diffusi dall’Istat che hanno messo in luce un quadro decisamente preoccupante. Dal 2008 ad oggi ci sono 2 milioni in meno di occupati nella fascia d’età che va dai 25 ai 34 anni; i dipendenti sono cioè passati da 7 milioni 236 mila ai 5 milioni 129 mila ovvero dal 51,2% del secondo trimestre del 2008 al 39,2% del secondo trimestre di quest’anno. Non è però una novità se consideriamo che ad agosto in generale il tasso di disoccupazione era stato del 12,3% e a fine settembre il Cnel spiegava in una nota:
L’ipotesi di una discesa del tasso di disoccupazione ai livelli pre-crisi, intorno al 7%, sembra irrealizzabile perché richiederebbe la creazione da qui al 2020 di quasi 2 milioni di posti di lavoro
Dati purtroppo negativi anche per la disoccupazione nella fascia d’età 15-24 anni. Quel che appare certo è che l’Italia sta diventando un paese sempre meno per i giovani, un paese che non è in grado di far entrare nel mondo del lavoro chi invece vorrebbe farlo. A parole si dice tanto ma avremmo bisogno anche di veri e propri fatti concreti; riporto a questo proposito le parole della presidente della Camera Laura Boldrin
Fra i tanti aspetti critici della situazione italiana, uno in particolare ci deve allarmare al massimo grado: quello della condizione giovanile. Le percentuali di disoccupazione giovanile, intorno al 42%, sono disperanti
Disoccupato rifiuta lavoro perde sussidio
Chi può dovrebbe anzitutto diminuire il prelievo fiscale delle aziende, fare in modo che le donne non vengano escluse da alcuni settori di lavoro, fare in modo che lo stage diventi un vero e proprio strumento che faccia avvicinare in maniera seria giovani e meno giovani al mondo del lavoro e favorire il necessario ricambio generazionale.
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