Quest’anno la ripresa in Italia sarà lenta, fin troppo per poter pensare allo stato attuale ad una ripresa dell’occupazione nel nostro Paese senza interventi incisivi. In queste ultime ore, non a caso, la Banca d’Italia ha emesso il suo Bollettino Economico che non disegna di certo per il nostro Paese un quadro incoraggiante nel breve termine. Al riguardo si è espresso il Segretario Confederale Cisl, Giorgio Santini, il quale ha sottolineato come le recessioni di lunga durata abbiano effetti molto negativi sull’occupazione, ragion per cui la cassa integrazione da sola non basta; servono infatti secondo il leader del Sindacato delle politiche attive che permettano il reinserimento al lavoro dei cassintegrati e dei disoccupati, senza dimenticarsi della disoccupazione giovanile che in Italia è ben superiore alla media europea.
L’obiettivo deve essere quello di creare nuove opportunità di lavoro in quei settori che lo permettono in quanto hanno buone prospettive, ovverosia la green economy, i servizi alla persona e l’energia. Decisamente più dura e critica è la posizione della Cgil dopo aver letto i dati del Bollettino della Banca d’Italia, che disegnano un quadro, giudicato impietoso dal Sindacato, caratterizzato dal ristagno dei redditi, da un’emergenza disoccupazione e da una ripresa al rallentatore che manda in affanno anche i conti pubblici.
Anche per questo, secondo la Cgil, nonostante la marcia indietro del Governo negli ultimi giorni, si rende necessaria la riduzione delle tasse a favore dei pensionati e dei lavoratori dipendenti; al riguardo, infatti, il Sindacato ha chiesto al Governo l’apertura di un tavolo di confronto, ma dopo le dichiarazioni del Premier Silvio Berlusconi, accompagnate dalle conferme del Ministro Giulio Tremonti sull’impossibilità di tagliare le tasse nel breve termine, c’è il rischio che nei prossimi mesi le famiglie italiane monoreddito, già piegate dalla crisi, dovranno ulteriormente stringere la cinghia nell’attesa di tempi migliori.