Il procuratore sportivo è la persona che deve curare l’interesse dello sportivo che ha stipulato con lui un regolare contratto di procura. Infatti, questo contratto è stipulato tra il pugile professionista e un procuratore regolarmente iscritto alla Federazione Pugilistica italiana e deve essere depositato presso la federazione stessa.
Il contratto, secondo le disposizioni della Federazione, deve avere una durata massima di cinque anni, ma non può durare meno di dodici mesi.
Il contratto di procura deve contenere tutti i vincoli che gravano sulle parti, pugile e procuratore stesso, e il compenso che spetta al procuratore, sempre secondo le disposizioni della Federazione, non può superare il 30%, comprese le spese di allenamento e la quota del 5% da versare al tecnico sportivo.
È possibile chiedere la risoluzione dei contratti di procura che può avvenire consensualmente oppure per giusta causa: eventuali contestazioni o diritti al risarcimento di danni vanno decisi da un arbitrato della Federazione Pugilistica Italiana.
Per svolgere la professione di procuratore sportivo pugilistico è necessario superare la prova di idoneità tenuta dalla federazione. Infatti, una volta che si dimostrino di possedere tutti i requisiti previsti, il candidato deve superare la prova di idoneità su diversi argomenti: dai riferimenti al contratto di mandato ed al potere di rappresentanza di cui agli articoli del Codice Civile alla Legge 23 marzo 1981 n.91 e successive modificazioni, fino alla conoscenza dello statuto della federazione con il regolamento organico.
Non solo, il candidato deve anche conoscere il regolamento del Settore Professionisti, il regolamento del Settore Sanitario e disciplina antidoping, comprensivo del regolamento di Giustizia Sportiva FPI e del Codice Etico del CONI fino ad arrivare a conoscere anche il regolamento Arbitri‐Giudici e le norme in riferimento alle organizzazioni sportive nazionali ed Internazionali.
Per poter partecipare alla selezione è necessario presentare una domanda e versare una quota pari a 50 euro. Il candidato, oltre a essere cittadino italiano o dell’Unione Europea, deve essere residente in Italia o, se cittadino non Comunitario residente in Italia ininterrottamente da almeno due anni.
È anche necessario aver conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado o titolo di studio equipollente secondo la normativa italiana.
Se viene superata la prova di idoneità il procuratore è tenuto a versare alla Federazione un contributo di mille euro annui.