La necessità è assolutamente prioritaria: aeguare la tutela per i rischi professionali delle donne lavoratrici alle specificità di genere e alla peculiarità del duplice impegno che generalmente viene richiesto loro. In sostanza, occorre intervenire non solo dal lato professionale, ma anche di cura della famiglia attraverso una legislazione attenta così come si propongono le firmatrici delle proposta di legge le senatrici Silvana Amati e Ombretta Colli.
La proposta di legge delega il Governo a intervenire sulla normativa di settore per garantire alle donne lavoratrici – e a quelle con disabilità – maggiori tutele a livello sanitario, riabilitativo, psicologico, economico, sociale, assicurativo e formativo.
Le senatrici sottolineano che
Donne e disabilità rappresentano un binomio che non riceve i riscontri concreti che meriterebbe. In ogni situazione le donne, con o senza disabilità, sono una risorsa. Crediamo fortemente nella validità e nella necessità di questa proposta di legge e, per questo, ne auspichiamo un esito positivo al fine di avviare una nuova stagione – più sicura e giusta – per il mondo femminile
Il presidente del Civ, Franco Lotito, sottolinea apprezzamento nei confronti del disegno di legge
Va senz’altro sostenuto l’attenzione e la sensibilità dell’INAIL verso i contenuti che propone è nelle cose. Perché l’Istituto gestisce il fondo che tutela gli infortuni in ambito domestico, e poi perché il senso di quella proposta, a ben guardare, allude al principio della presa in carico dell’infortunato: una linea generale sulla quale l’istituto lavora da lungo tempo
Lotito ha auspicato la promozione di una vasta campagna di sensibilizzazione per allargare la platea degli assicurati contri gli incidenti in ambito domestico. Dello stesso avviso anche Franco Bettoni, presidente dell’Anmil, per una proposta di legge che sostiene le rivendicazioni a favore della disabilità femminile e che raccoglie lo studio e l’esperienza maturata in tanti anni dall’Associazione da sempre vicina alle donne infortunate.