Il lavoro e la famiglia non sempre sono conciliabili. In una società che chiede costantemente ai lavoratori di essere il più possibile specializzati e informati sono sempre di più le donne che rinunciano alla gioia della maternità per la carriera.
O quanto meno sono diverse le donne che decidono di avere il primo figlio in “tarda età” con la spiacevole conseguenza che questi stessi bambini si ritroveranno ad avere a che fare con mamme/nonne.
Non possiamo imputare la “colpa” di questo solo alla donna che desidera competere con gli uomini. Piuttosto potremmo provare a chiederci quali possibili soluzioni e/o alternative una società moderna come la nostra potrebbe e dovrebbe mettere in pratica.
Ad esempio, sono ancora poche le aziende dotate di asili nido. Questa potrebbe invece essere una preziosa soluzione alle neo mamme che non possono permettersi asili nido privati e/o baby sitter dati gli alti costi. Certo, in un periodo in cui l’economia è stagnante parlare di investimenti potrebbe sembrare quasi una “bestemmia” ma sarebbe il caso che almeno chi può (grandi aziende con notevole disponibilità liquida) provasse ad investire in qualcosa sì di diverso ma sicuramente di molto utile.
In alternativa le aziende potrebbero andare incontro alle neomamme con il part time: una forma di lavoro forse ancora poco sfruttata, perlomeno in Italia.
Un’altra soluzione potrebbe essere quella di far finalmente decollare il telelavoro dotando questa forma di lavoro di maggiori tutele assicurative e previdenziali e fare quindi lavorare da casa le neo mamme.
Pensate che una recente ricerca svolta da Bankitalia ha mostrato dati alquanto preoccupanti. Ben una mamma su cinque (sono state prese in esame 50000 nascite) è costretta a lasciare il lavoro dopo un anno e mezzo dalla nascita del proprio bambino. Ad uscire dal mercato si fa alla svelta: il problema è riuscire poi a rientrarci.
Certo: esiste il congedo di maternità e anche quello di paternità. Ma questi strumenti da soli non sono sufficienti. Occorrono altre idee innovative per aiuatare le neo mamme a non abbandonare il lavoro.
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