Nel periodo 2009 – 2010 sono stati nella Regione Lombardia ben 40 mila i soggetti che si sono avvalsi delle misure di sostegno relative alle cosiddette Dote Lavoro e Dote Formazione. A metterlo in evidenza nei giorni scorsi, anche a seguito di alcuni articoli di stampa, è stato Gianni Rossoni, Assessore regionale all’Istruzione, alla Formazione ed al Lavoro della Regione Lombardia, sottolineando in particolare come con il sistema delle doti siano stati conseguiti dei risultati positivi. Ma cosa è la Dote Lavoro, e cosa la Dote Formazione? Ebbene, la Dote Lavoro sul territorio regionale viene incontro ai lavoratori che risultano essere inoccupati o disoccupati ad inserirsi nel mondo del lavoro, mentre la Dote Formazione è destinata alle persone diplomate o laureate che, a due anni dal conseguimento del titolo, non hanno ancora trovato lavoro.
I risultati delle doti, come accennato, sono positivi se si considera che al termine del percorso personalizzato oltre un beneficiario su tre dopo novanta giorni è riuscito a trovare lavoro; questo è avvenuto grazie all’operato di soggetti pubblici e privati che hanno proposto ai beneficiari sia percorsi di formazione, sia percorsi di servizi per il lavoro personalizzati.
L’Assessore Rossoni ha inoltre posto l’accento sul fatto che da parte dell’Amministrazione regionale, in merito alle misure di aiuto e di sostegno a favore dei lavoratori disoccupati ed inoccupati, non mancano i controlli sia a carico degli enti di formazione che sono accreditati per l’erogazione dei servizi, sia sulla qualità dei servizi stessi al fine di garantire, in una fase di difficoltà come quella attuale a livello occupazionale, risposte efficaci nell’ambito di una collaborazione stretta e forte tra le istituzioni e chi opera nel sistema economico, in quello sociale ed in quello della formazione. Positivi ed incoraggianti, infine, sono anche i risultati riguardanti, nella Regione Lombardia, i 100 milioni di euro che, grazie al Fondo Sociale Europeo, sono stati stanziati a favore dei lavoratori in cassa integrazione al fine di agevolare il rientro in azienda o la ricerca di un’altra occupazione.