La regione Emilia Romagna, secondo quanto stabilisce l’accordo con le parti sociali siglato lo scorso 23 dicembre 2010, conferma la proroga degli ammortizzatori sociali per il 2011.
In questi giorni la regione fornisce le prime indicazioni operative per la prosecuzione, nel corso del 2011, degli interventi di ammortizzatori sociali in deroga di cui alla DGR 692/2009 in attesa dei chiarimenti del Ministero del Lavoro.
Al punto 3 del verbale di accordo sottoscritto dalle parti sociali si concorda di utilizzare la cassa integrazione in deroga.
In attesa di un orientamento formale da parte del Ministero del Lavoro si consente alle imprese interessate di accedere alla deroga anche oltre i 20 giorni dall’accordo sindacale in azienda.
La regione ricorda che le imprese che hanno utilizzato integralmente gli strumenti di sostegno al reddito non in deroga hanno titolo per accedere alle prestazioni in deroga.
Il termine dei 20 giorni per la presentazione dell’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga dalla data di avvio delle sospensioni, definito dalla DGR 2210/2009, non si applica alle imprese che avendo richiesto gli strumenti di sostegno al reddito non in deroga, questi non sino stati autorizzati dagli Organi competenti.
Non solo, la regione ricorda che tutte le imprese che non abbiano mai fatto ricorso agli ammortizzatori sociali nello scorso anno prima di accedere alla deroga dovranno attivare le procedure definite dagli enti bilaterali.
Al contrario, le imprese che abbiano richiesto l’autorizzazione al trattamento in deroga nel 2010 potranno accedere direttamente senza attivare le procedure definite degli Enti Bilaterali.
Secondo Pasquale Coscia, responsabile delle politiche del lavoro per la segreteria provinciale CISL di Modena
Il permanere della crisi economica e produttiva rendeva la proroga, in qualche modo, una scelta obbligata. Essa rappresenta uno strumento fondamentale per gestire le numerose situazioni di crisi aziendali ancora aperte e che interessano migliaia di lavoratrici e lavoratori modenesi. Ora, però, è prioritario rafforzare le politiche attive del lavoro
Secondo i dati diffusi dalla Cisl modenese la richiesta complessiva di ammortizzatori sociali in provincia di Modena è stata significativa con oltre 25 milioni di ore tra cassa integrazione ordinaria e straordinaria.