Novità su congedi, retribuzioni e previdenza complementare dei figli
contribuire a una nuova sostenibilità anche sociale attraverso iniziative di caring, inclusione e parità di genere. Tra queste, il recente accordo con le organizzazioni sindacali dei lavoratori elettrici Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec, volto a promuovere in ambito aziendale una migliore condivisione della genitorialità e della cura dei figli. Un accordo che migliora significativamente i trattamenti riservati alle mamme e ai papà, andando oltre le tutele già previste dalla legge.
Cosa prevede l’accordo:
- A decorrere dal 1° gennaio 2023, l’ampliamento del congedo per i padri, ai quali saranno riconosciuti ulteriori 10 giorni di permesso retribuito in aggiunta ai 10 già previsti dalla legge.
I giorni saranno riconosciuti secondo le stesse modalità e tempistiche già previste dalla legge e si intendono assorbibili in caso di future previsioni legislative e/o di CCNL che dovessero prevedere un incremento delle attuali misure a favore dei lavoratori padri.
- A decorrere dal 1° gennaio 2023, l’innalzamento della retribuzione del congedo parentale nelle seguenti misure:
- 90% per la durata massima di 1 mese, alla madre o al padre, in alternativa tra loro, fino al sesto anno di vita del bambino, nei casi in cui la legge prevede un’indennità pari all’80%;
- 60% per i 3 mesi o i restanti 2 (in caso di fruizione del mese al 90%), non trasferibili, spettanti rispettivamente alla madre e al padre fino al dodicesimo anno di vita del bambino (la legge prevede il 30%);
- 45% per gli ulteriori 3 mesi cui i genitori hanno diritto in alternativa tra loro fino al dodicesimo anno di vita del bambino (la legge prevede il 30%).
Le percentuali sono comprensive delle indennità riconosciute dalla legge e del relativo trattamento integrativo aziendale.
- A decorrere dal 1° gennaio 2023, l’estensione dei giorni di permesso non retribuito per malattia del figlio fino a 10 giorni annui, 5 in più rispetto alla legge e 3 in più rispetto al CCNL elettrici.
- A decorrere dal 1° giugno 2023, il sostegno all’iscrizione alla previdenza complementare FOPEN dei figli entro i primi 3 anni di vita, con il versamento una tantum e a carico aziendale di 200€ per ciascun figlio.
Oltre a promuovere la genitorialità condivisa, l’accordo ribadisce l’importanza della gender equality dentro e fuori gli ambienti lavorativi come diritto umano e condizione necessaria per un mondo davvero equo e sostenibile.
Infatti, le nuove misure rientrano nella visione “People Care, il nostro welfare” del Gruppo Enel e tra le azioni della prima utility energetica italiana di attuazione dello “Statuto della Persona” – un protocollo innovativo firmato a marzo 2022 che punta alla creazione di un ambiente di lavoro “sano, sicuro, stimolante e partecipativo”. E, questo, attraverso la collaborazione tra l’Azienda e le organizzazioni sindacali in tre ambiti principali: benessere, partecipazione e produttività; conoscenza e apprendimento continuo; cultura della sicurezza, a cominciare proprio dal lavoro. L’espressione, come dicevamo, di una visione strategica che si concretizza anche con altre iniziative, da quelle dedicate alla formazione delle professioni del futuro ai programmi di educazione alla consapevolezza e alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica della transizione energetica in corso.
“L’accordo sulla genitorialità risponde al nuovo tempo sociale che stiamo vivendo, e testimonia il nostro continuo impegno per l’equilibrio tra vita personale e professionale e per abbattere ruoli “socialmente predefiniti”, favorendo una condivisione responsabile dei compiti familiari. Un ulteriore punto di svolta del Gruppo per la crescita dell’Italia” (Francesca Valente, Responsabile People&Organization Enel Italia).