Il Messaggio n. 1500 24-01-2013 dell’INPS comunica che saranno riesaminate tutte le domande di pensione presentate dagli esodati, anche quelle escluse dalla lista dei primi 65mila salvaguardati. Pertanto, potrebbero venire riammessi gli esodati esclusi dalle liste di salvaguardati, che si sono visti respingere le domande di accesso alla pensione in prima istanza.
Una notizia che ridà nuove speranze ai lavoratori esodati in attesa del monitoraggio INPS sulle domande di pensionamento, in quanto la stessa INPS chiarisce, con il messaggio succitato, che le richieste respinte non devono essere considerate ufficialmente escluse dalla possibile salvaguardia dalla riforma delle pensioni.
In sintesi, l’INPS ha messo in attesa le domande di accesso alla tutela riservata a 130mila esodati fino a quando non sarà conclusa la verifica prevista dal comma 15 dell’articolo 24 della legge n. 214 del 2011 sui 65mila lavoratori tutelati dal primo decreto di salvaguardia dalla riforma delle pensioni del governo Monti.
Infatti, le domande attualmente scartate dovranno essere esaminate ancora dall’Istituto prima del giudizio definitivo. Tuttavia, per la riammissione delle domande di pensionamento respinte, il lavoratore che ha versato contributi volontari ha l’obbligo di non aver svolto nessuna attività dopo la fuoriuscita dal lavoro. Ad esempio, gli iscritti alle casse previdenziali, che sono obbligati al versamento anche se l’attività professionale è ferma, dovranno fornire una dichiarazione per certificare che tali contributi versati non sono collegati all’esercizio della propria attività.
La notizia è certamente buona per quei lavoratori esodati che credevano di essere fuori dalla salvaguardia, ma che va a scapito di altri che, pur avendo la certezza di essere tutelati dal primo decreto di salvaguardia dalla riforma delle pensioni del governo Monti e di essere, quindi, tra i “fortunati”, dovranno aspettare che l’INPS porti a termine la verifica prima di poter ricevere l’assegno di pensione.
Così recita il Messaggio n. 1500 24-01-2013 dell’INPS: “In riferimento alla salvaguardia di cui all’oggetto, si fa seguito ai messaggi n. 13343 del 9 agosto 2012 e n. 13719 del 22 agosto 2012 al fine di fornire ulteriori istruzioni operative. In attesa del completamento delle attività di monitoraggio previste dal comma 15 dell’articolo 24 della legge n. 214 del 2011 e del prossimo inoltro ai soggetti interessati alla salvaguardia in argomento della comunicazione/invito a presentare le domande di pensione, le sedi avranno cura di non adottare provvedimenti di reiezione delle domande eventualmente già pervenute per l’accesso al trattamento pensionistico con decorrenza – in base ai requisiti precedenti alla Riforma Monti Fornero – nel primo quadrimestre 2013.
Pertanto, tali domande dovranno essere tenute in apposita evidenza, provvedendo a darne formale comunicazione agli interessati nei termini che seguono: “La sua domanda di pensione in salvaguardia verrà definita non appena saranno terminate le relative operazioni di monitoraggio”.
Quanto sopra dovrà riguardare soprattutto le domande di pensione di anzianità con decorrenza da febbraio 2013, al fine di evitare il posticipo della stessa, tenuto conto che il trattamento pensionistico in questione, in presenza dei requisiti legge, decorre dal 1° giorno del mese successivo alla data di presentazione della domanda.
I provvedimenti di reiezione adottati sino ad oggi dovranno essere riesaminati ed eventualmente annullati ove sussistano tutti i requisiti di legge per il diritto alla c.d. “salvaguardia”, con riconoscimento del diritto alla pensione sulla base dell’originaria domanda.
APPROFONDIMENTI
*Un Fondo di Salvaguardia per la tutela dei lavoratori esodati
*Riforma pensioni, deroghe previste per la tutela dei lavoratori
*Riforma Fornero news: maggior tutela esodati e pensioni anticipate
*Le deroghe sulle nuove pensioni