Con la firma dei sindacati dei metalmeccanici Fim, Uilm, Fismic e Ugl e l’associazione quadri si è concluso un iter che ha portato lo scontro verbale e, a volte anche qualcosa in più, su toni decisamente critici.
La Fiat di Sergio Marchionne e le compagine sindacale favorevole all’accordo, con l’esclusione della sola Fiom, hanno raggiunto l’accordo che vede coinvolti i 4600 dipendenti di Pomigliano che verranno assorbiti dalla nuova newco a partire dall’inizio del prossimo anno.
L’accordo raggiunto conclude un iter iniziato dal mese di giugno e ora dovrebbe sbloccare l’investimento promesso dalla direzione aziendale allo scopo di produrre la nuova Panda.
La parte economica prevede un incremento salariale che dovrebbe essere a regime su 360 euro annui, circa 30 euro al mese.
Non solo, per la parte normativa si prevede la rimodulazione dell’inquadramento professionale, da sette a cinque, che dovrebbe, a detta anche del sindacato, portare ad una maggiore semplificazione: verranno costituite fasce intermedie all’interno dei gruppi per facilitare gli avanzamenti professionali.
In realtà i diversi livelli professionali sono ancora 7 considerato che esistono due fasce intermedie, in sostanza, le categorie 7 e 6 sono compresse in una nuova fascia, la seconda, e ai quadri viene concessa la prima.
Grazie a questo accordo chi apparteneva alla ex categoria sesta non potrà più aspirare alla ex settima poiché rimarrà sempre nella seconda fascia con possibilità praticamente nulle di arrivare alla prima fascia.
Con questo accordo, ad una prima lettura, sembra che il lavoratore inquadrato nella ex categoria settima è quello che ci perde di più.
Risalta anche un’altro dato: l’efficienza del lavoratore viene misurata in base alle ore prestate e non sulla base della qualità del lavoro offerto e sui tempi di consegna e questa è una visione tipica degli anni ’60.
Sul fronte sindacale l’accordo recepisce il modelli Mirafiori che esclude dalla rappresentanza chi non ha sottoscritto l’accordo.
Secondo il sindacato la produzione a Pomigliano dovrebbe entrare a regime tra circa un anno.
Per il segretario della Cisl Raffele Bonanni gli accordi di Mirafiori e Pomigliano
rappresentano un segnale di fiducia e di speranza per il paese” perchè dimostrano che in Italia si puo’ ancora investire, con il contributo determinante dei sindacati aumentando i salari e la produttività, senza intaccare i diritti fondamentali come qualcuno in malafede si ostina a far credere.
Le assunzioni scatteranno a gennaio con un primo gruppo formato da tecnici e impiegati, mentre nella tarda primavera sarà assunta la maggior parte degli operai, che faranno formazione.
La produzione della nuova Panda andrà quindi a regime alla fine dell’autunno del 2011.
Non solo, secondo il segretario della Fim-Cisl, Bruno Vitali
L’aspetto positivo riguarda la parte salariale, la paga sara’ piu’ alta. Inoltre, ci sarà un nuovo inquadramento professionale, che da anni i metalmeccanici chiedono […] di un contratto transitorio di due anni, nel frattempo dovremmo fare delle norme specifiche per il settore auto