Gli accordi erano stati definiti nello scorso mese di giugno, ma solamente da poche ore è arrivata l’ufficialità dell’operatività della nuova joint venture: si tratta di Naviris. La sua sede primaria è stata fissata a Genova, mentre la sede della controllata è collocata in quel di Ollioules. Una joint venture che si concentrerà in modo particolare su iniziative bilaterali, ma anche su progetti legati all’export.
Un’operazione che sia Fincantieri che Naval Group hanno avuto particolarmente a cuore, anche perché i due colossi collaborano ormai da più di vent’anni. Per rimarcare ancora di più il senso strategico di tale progetto, il presidente di Naviris è Giuseppe Bono, mentre Hervé Guillou sarà un membro del Consiglio di Amministrazione. Importanti anche le due nomine che sono state assegnate, ovvero Enrico Bonetti, che sarà Chief Operational Officer, e Claude Centofanti, che sarà lo Chief Executive Officer.
Sia Bono che Guillou hanno voluto fin da subito sottolineare quanto sia stato importante il supporto dato alla nascita di questo progetto da parte del governo italiano e di quello transalpino. L’obiettivo, quindi, è quello di realizzare un nuovo leader a livello continentale, che possa acquisire un’importanza sempre più alta nell’ambito della difesa navale.
Bono e Guillou, continuando nelle dichiarazioni che sono state rilasciate alla stampa, hanno messo in evidenza come entrambi i colossi abbiano intenzione di dare un’accelerata allo sviluppo tecnologico, cercando di combinare le competenze e di rinnovare la gamma di prodotti che verranno proposti alla clientela. La creazione di una società come Naviris ha proprio l’intento di dare il via ad una difesa navale europea di alto spessore.
Il progetto Naviris, in realtà, vede la sua luce da molto lontano, dal momento che l’alleanza tra Naval Group e Fincantieri è attiva ormai da un ventennio e ha già ottenuto un bel po’ di soddisfazioni. Ad esempio, negli anni Novanta i due marchi hanno collaborato per lo sviluppo del programma di cacciatorpediniere per la difesa aerea Horizon, con quattro navi, ma hanno lavorato insieme anche sul programma di fregate multi-missione FREMM, che è attivo a partire dal 2005, con oltre venti navi.
I concorrenti mondiali stanno continuando alacremente nell’attività di sviluppo e, di conseguenza, a livello continentale c’è bisogno di dare un’adeguata risposta. Si tratta di un’intesa, però, che ha importanti risvolti a livello politico, dal momento che Naviris potrà diventare un vero e proprio leader a livello della difesa navale europea, rappresentano un primo passo anche verso altre importanti intese, come lo sblocco dell’altra intesa italo-transalpino, ovvero quella tra ex Stx e Fincantieri.