Una delle maggiori società cantieristiche italiane, se non la più importante e blasonata, ha deciso di dare forfait proponendo alle organizzazioni sindacali una ricetta dolora non per nulla condivisibile tanto che il ministro, Paolo Romani, ha deciso di convocare le parti sociali per il prossimo 3 giugno.
Le organizzazioni sindacali sono abbastanza compatte sul tavolo negoziale in merito al piano industriale proposto dall’azienda; in effetti, la dirigenza di Fincantieri intende congedare almeno 2500 lavoratori e si prospetta una Pomigliano 2: ossia una riedizione della deroga contrattuale a suo tempo chiesta e ottenuta da Fiat per i suoi stabilimenti.
Le organizzazioni sindacali sembrano far quadrato intorno ad un obiettivo comune: salvaguardare i posti di lavoro anche con qualche sacrificio.
Da parte sua il segretario confederale della Cisl, Luigi Sbarra, ha fatto sapere che
E’ necessario che Fincantieri riveda al più presto il Piano Industriale presentato al Sindacato che prevede, tra l’altro, la dismissione di storici siti industriali ( Sestri e Castellammare ) e la conseguente riduzione dei livelli occupazionali ( circa 2.500 unità ).
Luigi Sbarra ribadisce l’esigenza di aprire il tema della cantieristica italiana che, negli ultimi anni, non è stata seriamente presa in considerazione tanto da ribadire che
Non è accettabile una prospettiva di graduale ridimensionamento delle attività del gruppo collegate ad esigenze di mercato trascurando il patrimonio di esperienza industriale e di competenza lavorativa e smantellando interi siti produttivi
Le organizzazioni sindacali, tutte nel loro insieme, chiedono, con urgenza, una soluzione che riesca a coniugare la necessità dell’azienda con quella dei lavoratori finalizzata al mantenimento dei livelli occupazionali.
Non solo, per Giuseppe Terracciano, segretario generale della Fim-Cisl di Napoli
la decisione di Fincantieri di chiudere Castellammare, è un atto grave nei confronti della comunità e dell’economia locale ed in particolare per i lavoratori di Fincantieri e del suo indotto.
Ricordiamo che Fincantieri è presente in tutta Italia con siti presenti in diverse regioni inclusi Campania e Liguria.