Diventa sempre più necessario pianificare la propria formazione allo scopo di presentarsi al mondo del lavoro con una discreta preparazione e ottenere maggiori possibilità di impiego: ecco perché è urgente definire politiche di formazione che possano agevolare l’accesso al credito da parte di studenti universitari e neolaureati, al fine dell’apprendimento e approfondimento di percorsi professionali e lavorativi da spendere nel mondo lavorativo.
Rientra in questa politica il decreto del 19 novembre 2010 dove la Presidenza del Consiglio, in particolare il Dipartimento della Gioventù, ha ampliato l’ambito di operatività del Fondo per il credito ai giovani.
Il Fondo ha l’obiettivo di offrire le garanzie necessarie per permettere ai giovani meritevoli di ottenere finanziamenti per l’iscrizione all’università, per seguire corsi di specializzazione post lauream o per approfondire la conoscenza di una lingua straniera: tutte attività di studio che possono essere tranquillamente utilizzate in ambito lavorativo da tempo fortemente voluto dai sindacati che vedono nella formazione come l’unico modo per accedere al mondo del lavoro in modo diretto e veloce.
Secondo quanto previsto dal nostro legislatore possono accedere al Fondo i soggetti che hanno un’età compresa tra i 18 e i 40 anno e che risultano iscritti ad un corso di laurea triennale ovvero specialistica a ciclo unico, in regola con il pagamento delle tasse universitarie e in possesso del diploma di scuola superiore con un voto pari almeno a 75/100.
Non solo, il giovane può anche essere iscritto ad un corso di laurea magistrale, sempre in regola con il pagamento delle tasse universitarie e in possesso del diploma di laurea triennale con una votazione pari almeno a 100/110 o di essere iscritto ad un Master universitario di primo o di secondo livello, in regola con il pagamento delle tasse universitarie ed in possesso del diploma di laurea, rispettivamente triennale o specialistica, con una votazione pari almeno a 100/110
Stesso discorso per chi è iscritto ad un corso di di specializzazione successivo al conseguimento della laurea magistrale a ciclo unico di medicina e chirurgia con voto pari almeno a 100/110 e in regola con il pagamento delle tasse universitarie o essere iscritto ad un dottorato di ricerca all’estero che, ai fini del riconoscimento in Italia, deve avere una durata legale triennale.
Ricordiamo che il diploma di scuola superiore deve essere conseguito presso una scuola italiana, pubblica o privata, autorizzata dal MIUR a rilasciare titoli di studio aventi valore legale in Italia o una scuola straniera autorizzata dal MIUR all’apertura di una succursale dell’istituto straniero in Italia e abilitata a rilasciare titoli di studio aventi valore legale in Italia.