Per i disoccupati residenti nella Regione Piemonte, e per i giovani in età scolare, arriva il “buono formazione”, uno strumento liberamente spendibile sul mercato che permetterà, a chi ha perso il lavoro ed a chi ha bisogno di orientamento per entrare nel mercato del lavoro, di non rimanere solo. Ad annunciarlo è stato Roberto Rosso, assessore al Lavoro e Formazione professionale, nonché vicepresidente della Regione Piemonte, nel corso di “Orientamento: dal Rapporto nazionale alle esperienze locali, con uno sguardo all’ottica di genere e alle pari opportunità”, un convegno tenutosi venerdì scorso presso il Centro Congressi di Torino al numero 23 di corso Stati Uniti. L’istituzione del “buono formazione“, secondo quanto messo in risalto da vicepresidente della Regione, permetterà al sistema di orientamento di acquisire un ruolo ancora più importante nel fare in modo che i giovani ed i disoccupati possano cogliere in materia di formazione e di lavoro tutte le opportunità a disposizione.
Nel corso del convegno, inoltre, è stato fatto il punto sulle pari opportunità, con l’assessore Giovanna Quaglia che ha colto l’occasione per rilevare come le donne percepiscano in media uno stipendio del 17% inferiore a quello degli uomini nonostante un maggior livello medio di istruzione. Le donne, e non è una novità, rispetto agli uomini sono decisamente più brave nel loro percorso di studi con la conseguenza che la percentuale di lauree e di diplomi è più elevata rispetto agli uomini a fronte di un incremento delle donne che accedono ai concorsi pubblici.
Oltre che a sostegno dei giovani e dei disoccupati, quindi, l’assessore regionale alle Pari opportunità Giovanna Quaglia ha assicurato che saranno messe a punto politiche non solo attive a sostegno delle donne, ma anche misure trasversali tra i vari assessorati regionali affinché, nel momento in cui una donna entra nel mondo del lavoro, si possa pienamente valorizzare il capitale umano senza penalizzazioni e senza rinunce alla propria carriera lavorativa.