La sicurezza sul lavoro in tempi di pandemia è un argomento quanto mai attuale e con l’improvviso sviluppo dello smart working anche i termini di FAD, e-learning e corso online sono divenuti comuni anche ai meno avvezzi del settore.
In questa giungla di corsi offerti dal web, spesso un datore di lavoro di lavoro fa fatica a comprendere quali di questi sia valido, con che periodicità devono essere fatti i corsi di aggiornamento, quali requisiti debbano avere gli attestati o i docenti dei corsi di formazione.
Ci si affida semplicemente al numero di stelline di gradimento presenti su un sito che eroga corsi online, all’economicità del corso o alla compatibilità degli orari con le esigenze lavorative della propria azienda.
Spesso la formazione sicurezza sul lavoro viene interpretata con uno dei tanti obblighi imposti dal legislatore e i Datori di lavoro o RSPP, oberati da infinite incombenze burocratiche, si mettono alla ricerca su internet della soluzione più semplice, veloce ed indolore per smarcare il tema formazione.
In realtà la formazione ha un ruolo fondamentale, non solo per ridurre gli infortuni, per creare un ambiente positivo e stimolante e per sviluppare una cultura della sicurezza in azienda (concetti visti da molti imprenditori come illusori e anacronistici in una società basata sulla competizione) ma soprattutto per tutelare il Datore di lavoro e le funzioni apicali di un’azienda.
In caso di infortunio sul lavoro o di malattia professionale il famoso attestato di formazione, spolverato con orgoglio dall’armadio della sicurezza, diventa carta straccia quando l’Ufficiale di Polizia Giudiziaria domanda: mi fa vedere il programma del corso di formazione? Ha verificato i requisiti della piattaforma e-learning? Chi era il docente della formazione?
Sfortunatamente la legge non ammette ignoranza e la mancata o inadeguata formazione costituisce un nesso causale che determina, in molti casi, responsabilità civili e penali per Datori di Lavoro, Dirigenti e RSPP.
Ne consegue che qualsiasi corso di formazione sulla sicurezza deve essere selezionato con molta attenzione verificando in modo prioritario i seguenti parametri:
- Validità del corso
- Coerenza con i fattori di rischio presenti in azienda
- Efficacia della formazione
Corso sicurezza sul lavoro e-learning o in presenza? Quali corsi sulla sicurezza sono validi?
Per quanto attiene la validità dei corsi di formazione sicurezza sul lavoro, il primo elemento da considerare è la modalità di erogazione. Nell’ultimo anno, soprattutto a causa del contesto nel quale viviamo, i siti web che forniscono corsi di formazione online sono nati come i funghi, erogando in molti casi corsi di formazione non validi per legge.
A tal proposito è necessario sottolineare che, secondo quanto stabilito dall’Accordo Sato Regioni del 7 luglio 2016, molti corsi non possono essere erogati in modalità e-learning e tra questi a titolo di esempio:
- i corsi di primo soccorso
- i corsi antincendio
- i corsi di sicurezza per lavoratori rischio medio e alto.
In tutti questi casi la legge prevede che i corsi vengano erogati in presenza.
Al contempo è importante sottolineare che non tutte le piattaforme che erogano corsi e-learning sono valide, soprattutto quando non sono in grado di monitorare la presenza del partecipante o sono prive di strumenti che impediscono all’utilizzatore di mandare avanti il video, di poter svolgere altre azioni sul pc (es. guardare la posta) o di potersi assentare per molti minuti.
Sempre sul tema della validità è infine importante sottolineare che i formatori devono possedere specifici requisiti (stabiliti per legge), in assenza dei quali il corso risulta non valido.
Come verificare la coerenza dei corsi con i fattori di rischio aziendali?
In primis il Datore di Lavoro, il Dirigente o il RSPP deve comprendere in modo inequivocabile la tipologia di corso da seguire (rischio basso, medio o alto) desumibile, a seconda della tipologia di corso (antincendio, formazione specifica lavoratori, primo soccorso etc), dal settore Ateco dell’azienda, dalla mansione del lavoratore, dalla classe di rischio o dal numero di addetti.
Una volta compresa l’entità del corso (espressa in ore) il secondo elemento da verificare sono i contenuti della formazione, in relazione ai fattori di rischio aziendali.
In tale senso il Datore di Lavoro ha l’obbligo di formare i lavoratori coerentemente con tutti i fattori di rischio presenti in azienda. L’assenza di una progettazione del corso o quanto meno della definizione dei contenuti dello stesso sulla base di un’analisi preventiva del DVR, rischia di fornire ai lavoratori una formazione a macchia di leopardo, che va a coprire solo i fattori di rischio più comuni.
Ma cosa accade se a seguito di un infortunio, emerge che il fattore di rischio che ha determinato l’evento lesivo non è stato oggetto di formazione o ancora peggio che i contenuti della formazione non sono stati definiti?
In tal senso, vale inoltre la pena sottolineare che i corsi per la sicurezza sul lavoro livello basso medio o alto rappresentano la formazione minima prevista per legge e che nel caso in cui emergano specifiche necessità correlate a nuovi fattori di rischio (es. Covid-19), nuove macchine o nuove procedure di lavoro, il Datore di lavoro è tenuto a formare i lavoratori con moduli di formazione integrativi.
In relazione a quanto sopra la formazione in presenza costituisce un valore aggiunto non solo per la maggior empatia, efficacia e capacità di interazione con i partecipanti, ma soprattutto perché, rispetto ad un corso e-learning preregistrato, il docente può definire un percorso formativo in linea con le reali necessità dei partecipanti.
Come si verifica l’efficacia di un corso di formazione sulla sicurezza?
In base a quanto previsto per legge, l’efficacia della formazione si verifica attraverso i test di apprendimento. Risulta quindi buona norma tenere agli atti, oltre ad attestati, fogli firme e contenuti della formazione, anche i test di fine corso.
In realtà l’efficacia di una formazione è definibile più semplicemente come il grado di soddisfazione dei partecipanti.
Un corso è realmente efficace quando i partecipanti seguono, interagisco, discutono.
E per fa ciò il formatore deve sfruttare tutte le strategie per creare empatia e coinvolgimento con i partecipanti.
Ma in che modo? Facendo esempi pratici, mostrando video, facendo esercitazioni intermedie con l’uso del roleplay e gaming e soprattutto evitando noiose letture di slide o interminabili articoli di legge.
Anche il docente deve essere valutato … attraverso il questionario di gradimento, insieme alla coerenza della formazione, all’idoneità della sede e del materiale didattico fornito.
Solo in questo modo la formazione, grazie soprattutto all’esperienza e alle capacità del docente, diviene uno strumento fondamentale per fare prevenzione e diffondere la cultura della sicurezza in azienda.
Quali corsi di formazione sicurezza sul lavoro sono obbligatori?
A conclusione vediamo l’elenco completo di tutti i corsi di sicurezza sul lavoro distinti per tipologia ed obbligatori per legge.
- Corsi di formazione per lavoratori. Il TUSL prevede l’obbligatorietà dei seguenti corsi: corso di formazione generale per lavoratori, corso per lavoratori rischio basso medio e alto, corso per preposti, corso per Dirigenti, corso RSPP e corso RLS.
- Corsi addetti alle emergenze. Il DM 10.03.98 e il DPR 388/2003 stabilisco l’obbligatorietà del corso antincendio e del corso di primo soccorso.
- Corsi di addestramento mezzi. L’Accordo Stato Regioni del 22/02/2012 definisce durata e contenuti del corso carrelli elevatori (muletti), corso gru, corso pale meccaniche, corso escavatori e corso piattaforme di lavoro elevabili (PLE)
- Corso DPI. In base all’art. 77 del TUSL il Datore di Lavoro deve erogare corsi per i DPI di terza categoria tra cui: corso cinture anti caduta, corso maschere antigas, corso autorespiratori, corso mascherine FFP2 e FFP3.
- Corsi specifici in materia di sicurezza: Il TUSL stabilisce l’obbligo di formare i lavoratori in relazione ai fattori di rischio specifici presenti in azienda. In questo caso i corsi tematici sono moltissimi tra cui, a titolo di esempio, il corso rischio covid-19 in azienda, il corso rischio rumore, corso rischio caduta dall’alto, il corso rischio sismico, il corso rischio Atex il corso PES-PAV etc.
È opportuno infine ricordare che la formazione sicurezza sul lavoro prevede corsi di aggiornamento periodici, la cui durata e contenuti sono definiti dalle normative specifiche di riferimento.
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